L’amministratore delegato di Atlantia e Autostrade Giovanni Castellucci ha incontrato il commissario per l’emergenza Giovanni Toti, nella sede della regione Liguria, per presentare il piano preliminare per la demolizione dei monconi del ponte Morandi.
“Oggi abbiamo presentato, nei tempi nei quali ci eravamo impegnati a farlo, una serie di opzioni di demolizione e di ricostruzione del viadotto Polcevera, che saranno in parte sovrapposte, confermando sostanzialmente i tempi già annunciati”.
“In ogni caso i piani potranno diventare definitivi solo dopo l’accesso ai luoghi e richiederanno integrazioni e affinamenti sul piano architettonico, da condividere con le parti interessate”, ha commentato Castellucci.
“La riunione con il Presidente Toti e il Sindaco Bucci è stata molto costruttiva, come tutte le precedenti, e segna un passo in avanti importante e concreto per aiutare Genova ad affrontare le sue emergenze, nel profondo rispetto del dolore di tutte le famiglie colpite dalla tragedia e delle sofferenze dell’intera comunità genovese”, ha proseguito l’ad.
“Nel corso della riunione abbiamo fatto il punto anche sui lavori relativi alla viabilità alternativa per il traffico portuale, che procedono speditamente per alleviare il più possibile i disagi subiti dai cittadini genovesi”, ha concluso.
Su richiesta del Presidente della Regione, ha spiegato Castellucci, è stata estesa la gratuità dei pedaggi nell’area genovese.
Quanto alla tempistica sulla demolizione di quello che resta del viadotto Polcevera, “si pensa a 30 giorni di esecuzione”, ha detto il commissario Toti.
Il moncone Est sarà demolito nell’arco di una giornata, in modo più rapido con mezzi meccanici ed esplosivi insieme anche a 150 appartamenti, “mentre il moncone ovest sarà smontato pezzo pezzo senza interferire sulle attività sottostanti e serviranno una ventina di giorni”.
Toti e Bucci hanno hanno indirizzato una lettera al premier Giuseppe Conte, e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, per “suggerire un provvedimento di legge ad hoc che non deve essere per forza una legge speciale per Genova, ma può essere messo nel prossimo Milleproroghe per andare oltre il primo decreto di emergenza che fissò i primi fondi per gli indennizzi e quindi per avere nuovi fondi”.
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