“Penso sia un’aggressione razzista anche se non amo usare questa categoria. Quella è una zona di prostitute di colore, credo mi abbiano scambiata per una di loro, non penso sapessero chi sono. Hanno visto una persona di colore in quel punto lì e mi hanno colpita”.
È il racconto fatto ai microfoni di Sky Tg24 da Daisy Osakue, la 22enne della nazionale italiana di atletica e di origini nigeriane aggredita nella notte tra il 29 e il 30 luglio a Moncalieri, vicino a Torino.
“Ho un’abrasione e delle lesioni sulla cornea, ma non dovrò operarmi. Un po’ di riposo, del cortisone e starò bene”.
Daisy ha raccontato come si sono svolti i fatti: “Intorno a mezzanotte e mezza ero in corso Roma, vicino casa mia. Un’auto è arrivata di corsa verso di me. Ho attraversato in fretta spostandomi sul marciapiede. A quel punto ho sentito un colpo fortissimo all’occhio”
“Mi sono accasciata, ho visto del liquido e inizialmente pensavo fosse acido, poi ho capito che erano uova e mi sono tranquillizzata”.
La 22enne azzurra è riuscita a vedere qualcosa all’interno della macchina dove si trovavano i suoi aggressori.
“A bordo c’erano due ragazzi, quello sul lato del passeggero aveva un braccio sollevato. Pensavo si stesse tenendo, invece stava per lanciare le uova. Non hanno detto nulla, è stato un atto di codardia pura”.
Daisy è convinta di essere stata scambiata per una prostituta della zona: “Una prostituta probabilmente non li avrebbe denunciati, per questo l’hanno fatto. Io invece voglio capire chi sono questi due e sentire da loro se il gesto era razzista o meno. Per ora lo è”.
L’atleta, primatista italiana under 23 di lascio del disco, assicura comunque che parteciperà ai campionati Europei che iniziano a Berlino il prossimo 6 agosto: “Io gareggerò il 9. Avviso tutti che quanto accaduto non mi impedirà di partecipare”.
“Sono italiana da quando ho 18 anni, ho avuto l’onore di poter rappresentare l’Italia nello sport. Continuo per mia strada. Io ho una voce e posso parlare, ma cosa succederebbe se invece di uova qualcuno utilizzasse delle pietre per simili aggressioni? Quando ci muoveremo e capiremo che questa situazione è inaccettabile?”.
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