Giovedì 14 dicembre l’astronauta italiano Paolo Nespoli è rientrato sulla terra. La navetta russa Soyuz che l’ha portato via dalla Stazione spaziale internazionale insieme allo statunitense Randy Bresnik e il russo Sergei Ryazansky è atterrata in Kazakistan poco prima delle ore 10 italiane.
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Nespoli si trovava nello spazio da 139 giorni per lavorare alla missione dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) denominata “Vita” (Vitality, Innovation, Technology and Ability).
Nel corso della sua terza permanenza nello spazio, l’astronauta italiano ha compiuto diversi esperimenti scientifici ma è riuscito anche a trovare il tempo necessario per pubblicare sul suo account Twitter una serie di foto e video spettacolari.
Dai grandi laghi di Stati Uniti e Canada alla costa est… Così tante città che risplendono nella notte! E a grande richiesta è tornata per questo penultimo #TimelapseADay… L’aurora🤩 #VITAmission pic.twitter.com/QizchxVOOc
— Paolo Nespoli (@astro_paolo) 12 dicembre 2017
Domenica 10 dicembre, nel corso dell’ultima inflight call con il ministro dell’Istruzione e della Ricerca Valeria Fedeli, Paolo Nespoli ha fatto un resoconto della sua esperienza in orbita: “Ormai sono rimasti solo un paio di giorni alla fine della missione e stiamo chiudendo le attività. D’altronde, la stazione non chiude con noi: è una casa laboratorio sempre attiva nonostante l’alternarsi degli astronauti”.
“È stato un piacere e un onore avere avuto la responsabilità di lavorare in un laboratorio così incredibile, nel quale ho rappresentato le agenzie spaziali italiana ed europea e ho potuto portare un pezzo di Italia nello spazio”, ha concluso il 60enne astronauta milanese.
Dopo l’atterraggio in Kazakistan, Nespoli si recherà negli Stati Uniti per la riabilitazione. Potrà rientrare in Italia solo nel febbraio 2018.
See you back on # Earth // Ci vediamo a #Terra! #VITAmission pic.twitter.com/mxlHToTW09
— Paolo Nespoli (@astro_paolo) 14 dicembre 2017