Un’altra volta un episodio di cronaca che coinvolge una struttura per l’infanzia. Anche se questa volta non si parla di maltrattamenti, ma di mancanza sia di igiene che di autorizzazioni obbligatorie.
Stiamo infatti parlando di un asilo abusivo che la Polizia Municipale di Borgo San Lorenzo, in provincia di Firenze, ha ordinato di chiudere.
La struttura, che sorgeva nella frazione di La Soterna, aveva al suo interno bambini – anche più piccoli di tre anni – essendo completamente sprovvista di tutte le autorizzazioni necessarie.
Le educatrici dell’asilo toscano, per di più, sono risultate prive dei requisiti professionali richiesti per lavorare all’interno di una struttura per l’infanzia.
Ma non basta, perché il problema più grave riscontrato dalle autorità sono stati gli scarsissimi standard igienici: nel corso delle ispezioni dei locali, infatti, sono stati trovati escrementi di topo e cibo avariato. Sempre la Polizia Municipale che si è occupata di indagare sulla struttura abusiva, ha potuto accertare la presenza continuativa e organizzata dei bambini, i quali venivano affidati alla struttura senza genitori o altri familiari.
Congratulazioni e ringraziamenti sono arrivati dall’amministrazione comunale di Borgo San Lorenzo agli agenti della Polizia Municipale. Questi, insieme alla Commissione zonale, hanno cooperato nelle indagini che hanno poi portato alla chiusura della struttura.
La scoperta della struttura abusiva, comunque, ha lasciato molto amaro in bocca “vista la diffusione e l’alto livello di qualità dei servizi educativi pubblici e privati esistenti sul territorio, che ne costituiscono un’eccellenza a livello regionale e l’impegno dell’Amministrazione in termine di risorse investite e di trasparenza nei confronti dell’utenza”, ha riferito il Comune di Borgo San Lorenzo.
“Un episodio che – ha aggiunto l’amministrazione – evidenzia comunque la presenza di una rete efficace di vigilanza, di controllo e di attenzione da parte degli Enti coinvolti, su un servizio così delicato ed importante per la collettività. E’ stata disposta la chiusura immediata della struttura, come previsto dalla normativa regionale in materia”.