Far rinascere il sito archeologico di Palmyra in Siria, o almeno una parte di esso, ora è possibile grazie a un progetto di un gruppo di architetti italiani.
L’obiettivo di TorArt, studio di arte contemporanea di Carrara, è quello di riportare agli antichi splendori parti dell’antica città siriana devastata dall’Isis, ricreando all’interno di un laboratorio duemila anni di storia andata persa.
In particolare, il team di architetti sta lavorando alla ricreazione dell’arco del Tempio di Bel di epoca romana andato in gran parte distrutto nell’agosto del 2015, per mano dei miliziani del sedicente Stato islamico.
TPI ha contattato TorArt e ha parlato con il suo fondatore, Giacomo Massari, che ha spiegato come e perché è nato questo imponente progetto.
Il progetto è gestito dall’Istituto di archeologia digitale di Oxford e si avvarrà del sostegno dell’Università di Harvard e dell’Unesco.
“Siamo l’unico gruppo italiano che parteciperà a questa missione. Siamo stati contattati dal direttore del dipartimento di antichità siriane, Mamoun Abdul Karim. Un impegno che abbiamo accettato per dare un nostro contributo a questa nazione distrutta dalla guerra. Offriamo così la nostra professionalità per ridare vita a un sito archeologico con duemila anni di storia”, ci ha spiegato Giacomo Massari.
(Qui sotto il prototipo realizzato dallo studio di architetti italiani. Credit: TorArt; l’articolo prosegue dopo la foto)
L’Idea nasce all’interno del progetto “The Milion Image Database” promosso dall’Istituto di archeologia digitale di Oxford, volto a tutelare e salvaguardare il patrimonio culturale mondiale, con il patrocinio dell’Unesco.
L’Arco di Trionfo di Palmira in scala 1:1 – alto sei metri – è stato ricostruito grazie all’impiego della robotica e delle stampe 3D. Il prototipo che poi dovrà essere realizzato in futuro con marmi e pietre nel sito di Palmyra è stato presentato il 19 aprile a Trafalgar Square, alla presenza del sindaco londinese Boris Johnson.
Qui sotto un video mostra la realizzazione dell’arco del Tempio di Bel attraverso l’impiego di robot.