Il 9 novembre 2018 Dario Cellino, ex titolare di un negozio di mobili di 90 anni residente a Portacomaro d’Asti ha sparato e ucciso con due colpi di pistola un perito del tribunale.
Il funzionario si era recato presso l’appartamento di Cellino per una valutazione dell’immobile e lì è stata attaccato. Ricoverato in ospedale ad Asti, è morto alcune ore dopo.
Il gesto dell’ex mobiliere è stato dettato dalla paura: Dario Cellino infatti temeva che la banca volesse pignorargli la casa.
L’uomo, dopo aver aggredito il perito del tribunale, si è barricato nella sua abitazione e i carabinieri hanno dovuto fare irruzione in casa per disarmarlo e arrestarlo.
Dario Cellino infatti si è arreso solo dopo l’irruzione dei militari, che credevano che l’uomo si fosse tolto la vita: invece lo hanno trovato seduto in poltrona con la pistola in mano.
L’arma usata contro il perito era dell’uomo ed era regolarmente detenuta.
Dario Cellino sapeva che il perito doveva fare solo una valutazione e ha aspettato il funzionario armato.
L’uomo ha sparato una, forse due volte e il proiettile ha colpito il geometra al petto.