“Cercasi un’estetista. Caratteristiche: senza problemi di famiglia, non in sovrappeso, di oltre 30 anni, senza problemi di orario, dal lunedì al venerdì orario continuato 8:30-19:30. Vuoi lavorare?”.
Questo annuncio di lavoro è comparso sulla vetrina di un centro estetico di Asti, in Piemonte, è stato fotografato e l’immagine ha sollevato forti critiche sui social network.
Sulla vicenda è intervenuta la Cgil di Asti che ha presentato un esposto all’ispettorato del lavoro.
“Sarebbe interessante sapere quale fantastico stipendio venga offerto, a questa donna 30enne che dovrà essere anoressica, orfana, nubile e senza figli e senza zii e nipoti, disposta a mettersi a disposizione dall’alba al tramonto”, si legge in un post su Facebook sul profilo Cgil Piemonte. “Magari le proporranno qualche voucher di nuovo conio”.
L’annuncio discrimina le donne con famiglia, le donne che hanno problemi di peso e quelle che non intendono lavorare 11 ore di seguito senza pausa.
Diversi persone l’hanno ritenuto discriminatorio e denigrante. Per altri il problema sono le 11 ore al giorno di lavoro e quel “senza problemi di famiglia”, non tanto la richiesta di essere normopeso. Questa caratteristica sarebbe motivata dal fatto che è funzionale alla figura ricercata, ossia un’estetista in un centro a cui le donne si rivolgono per dimagrire.
“Il testo si commenta da solo e purtroppo, non stupiscono le discriminazioni verso le lavoratrici madri (o le figlie di genitori anziani) e neanche le pretese di orari molto elastici. Quello che stupisce tuttora è la rozzezza e la volgarità, l’impudenza di discriminare a viso aperto”, scrivono in una nota sindacale le sigle astigiane Cgil e Filcams.