Dopo le polemiche per l’alto tasso di assenteismo, il deputato 5 Stelle Andrea Mura è stato espulso dal Movimento.
L’annuncio è arrivato il 26 luglio 2018 dalla senatrice grillina Paola Taverna, che ha dichiarato: “Andrea Mura con il 96,8 per cento di assenze in parlamento ha dimostrato irresponsabilità, menefreghismo e mancanza di rispetto verso gli italiani che lo hanno votato. Per questo il deputato Mura è espulso dal Movimento 5 stelle”.
Il caso che ha coinvolto il deputato Andrea Mura è scoppiato in seguito alle dichiarazioni in cui il parlamentare grillino tentava di giustificare le sue numerose assenze dai banchi di Montecitorio.
Nel corso di un’intervista alla Nuova Sardegna, Mura aveva detto: “L’attività politica non si svolge solo in Parlamento. Si può svolgere anche su una barca. Io l’ho detto fin dall’inizio, anche in campagna elettorale, che il mio ruolo, più che quello di parlamentare, sarebbe stato quello di testimonial a difesa degli oceani”.
Il parlamentare del M5S ha ammesso di recarsi alla Camera solo “una volta alla settimana, per la commissione Trasporti”.
Anche a seguito dell’esclusione dal gruppo del Movimento, Mura non è decaduto da parlamentare ed è infatti passato al Gruppo Misto.
Inoltre, non ha più il dovere di versare una quota del suo stipendio come previsto dal regolamento dei 5 Stelle.
Le regole del Movimento impongono inoltre il versamento di 300 euro alla Casaleggio Associati e non dovrà restituire la parte eccedente dei rimborsi non utilizzati per attività inerenti alla politica.
Non dovendo più rinunciare a una parte del suo stipendio, Andrea Mura, adesso al Gruppo Misto, potrà dunque beneficiare del suo stipendio interamente, guadagnando quindi di più rispetto a prima.
Secondo quanto riportato dal sito della Camera, un deputato guadagna 5mila euro al mese di indennità a cui si aggiungo altri 3.500 di diaria.
Inoltre, ogni deputato ottiene 3.320 euro ogni tre mesi di rimborsi per spese di trasporto e viaggio e 3.690 euro al mese di rimborso spese.
Una parte di questa somma è destinata al pagamento di collaboratori e consulenze, mentre il resto per spese personali legate all’attività politica.
Mura, inoltre, ha diritto in quanto deputato anche a 100 euro al mese per le spese telefoniche.
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