L’ambasciatore francese in Italia richiamato a Parigi dopo l’incontro tra il vicepremier Di Maio e i rappresentati dei gilet gialli dovrebbe presto fare ritorno a Roma.
A rivelarlo è stato il ministro degli Esteri francese Le Drian in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Il capo del Quai d’Orsay ha ricordato l’importanza dell’amicizia tra Italia e Francia, “amici e alleati da molto tempo”.
“Se abbiamo deciso di richiamare a Parigi il nostro ambasciatore è precisamente perché questa relazione storica, alla quale teniamo tanto, era messa in discussione”, ha dichiarato il ministro al Corriere, rivelando però che Christian Masset farà presto ritorno in Italia.
A mettere in pericolo i rapporti tra Italie a Francia, ha spiegato ancora il ministro, sono stati una serie di attacchi contro il governo francese e che aveva già costretto il governo di Parigi a convocare l’ambasciatrice italiana a Parigi.
“La successione di prese di posizione di più membri di primo piano del governo quanto alla politica interna francese cominciava a porci seri problemi”, ha ricordato il ministro.
A peggiorare la situazione è stata poi la decisione del leader 5 Stelle Luigi Di Maio di incontrare alcuni rappresentati dei gilet gialli a Parigi senza aver informato le autorità del paese.
“E poi perché Di Maio ha incontrato qualcuno (il gilet giallo Christophe Chalençon, ndr) che invocava e invoca un’insurrezione e un intervento dell’esercito. Il limite è stato oltrepassato”.
A pesare sui rapporti tra Francia e Italia è anche il dossier libico, anche se il ministro degli Esteri sminuisce la gravità della questione: “Non c’è stato contenzioso allora e non è necessario aprirlo adesso”.
Anche sul tema dei terroristi rifugiati in Francia il ministro afferma che “i magistrati francesi e italiani si stanno dedicando a un esame giuridico caso per caso. Occorre valutare le cose nel loro merito, e non strumentalizzare le situazioni”.
Ultimo argomento spinoso quello della Torino-Lione. “Esiste un accordo tra governi, il presidente Macron l’ha ricordato nell’ultimo vertice franco-italiano del settembre 2017 a Lione”, ribadisce il ministro.
“Noi siamo molto attenti al calendario, alle scadenze che condizionano il finanziamento europeo. Adesso il governo italiano deve prendere una decisione rapidamente”.