Corea del Nord, l’ambasciatore sparito ha lasciato l’Italia
L’ex ambasciatore della Corea del Nord a Roma sparito lo scorso anno Jo Song-gil ha lasciato l’Italia ed è sotto protezione: lo riporta oggi l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, citando lo spionaggio di Seul.
Jo ha abbandonato il suo posto di incaricato d’affari nordcoreano presso l’ambasciata di Pyongyang a Roma lo scorso novembre ed è scomparso con sua moglie in quella che è sembrata essere una ricerca di asilo politico.
“Ha lasciato l’Italia ed è protetto da qualche parte”, ha dichiarato Lee Eun-jae del partito di opposizione sudcoreano Liberty Korea dopo un incontro a porte chiuse con il direttore del Servizio di intelligence nazionale Suh Hoon.
Il diplomatico sarebbe il genero di un “alto papavero” del regime di Kim Jong Un: avrebbe 44 anni ed è stato “incaricato d’affari” fino al 20 novembre scorso dall’ottobre 2017 quando l’Italia aveva chiesto all’ambasciatore nominato della Corea del Nord, Mun Jong-Nam (che non era ancora pienamente accreditato) di lasciare il Paese, in segno di protesta contro i lanci missilistici e i test nucleari condotti da Pyongyang.
Intanto, la Corea del Nord ha effettuato il 31 luglio 2019 il lancio di due missili balistici a corto raggio. I “proiettili multipli non identificati”, secondo quanto annunciato dal ministero della Difesa, hanno volato per circa 240 chilometri sul Mar del Giappone e hanno raggiunto un’altitudine massima di 30 chilometri, partendo dalla penisola di Hodo nella provincia di South Hamgyong, sulla costa orientale del paese. Il lancio arriva a meno di una settimana di distanza da un test analogo servito a provare un nuovo tipo di missile.