Le vie del centro storico di Amatrice, completamente rase al suolo dal terremoto del 24 agosto, sono avvolte da un irreale silenzio.
Tiziano Rugi di TPI è entrato accompagnato dai vigili del fuoco nella zona rossa che delimita l’area in cui è vietato l’accesso ai civili.
Quella che un tempo era la via principale del paese è ora un cumulo di macerie, e i detriti a volte raggiungono l’altezza di un palazzo di due piani. In fondo svetta il campanile, malridotto, ma ancora in piedi.
Gli unici a camminare nella desolazione sono alcuni vigili del fuoco che tentano di recuperare gli oggetti personali dalle case che non sono crollate. L’odore di calcinacci è ancora penetrante dopo un mese e cinque giorni e le macerie sono ancora lì come una ferita aperta.
Il video di TPI con le immagini delle macerie un mese dopo il sisma e l’intervista al sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi
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