Alcuni attentatori suicidi e uomini armati hanno ucciso almeno 30 persone in un tempio sciita a Balad 70 chilometri a nord della capitale irachena Baghdad, rivendicato dal sedicente Stato islamico.
Un primo attentatore si è fatto esplodere fuori del mausoleo di Sayid Mohammed bin Ali al-Hadi, a Balad, che è stato poi preso d’assalto da uomini armati, secondo quanto riferiscono le autorità.
Un altro attentatore si è fatto esplodere tra i fedeli in fuga. Un terzo attentatore è stato ucciso prima che riuscisse a far esplodere la sua cintura esplosiva.
I fedeli si trovavano nel tempio per celebrare l’Eid al-Fitr, la fine del mese sacro dell’Islam. Circa 50 persone sono rimaste ferite.
Il sedicente Stato islamico non è nuovo ad attacchi contro gli sciiti, considerati apostati.
Intanto il bilancio delle vittime dell’attentato suicida di Baghdad è salito ancora una volta, arrivando a quota 292 morti.
In risposta alle battute d’arresto sul campo di battaglia, tra cui la recente perdita della città occidentale di Falluja, i militanti hanno intensificato gli attacchi contro i civili.
Il governo iracheno è stato accusato di non fare abbastanza per proteggere i suoi cittadini e ha intensificato la sicurezza nella capitale Baghdad, in risposta alle ultime violenze.