“É il primo spoil system di un Ente di ricerca”. Con queste parole pubblicate su Twitter il 6 novembre 2018 il presidente dell’Agenzia spaziale italiana Roberto Battiston ha annunciato di aver ricevuto la “revoca immediata dell’incarico di Presidente Asi” dal ministro Bussetti.
“Grazie alle migliaia di persone con cui ho condiviso quattro anni fantastici di spazio Italiano”, si legge ancora nel tweet.
L’incarico – Battiston era alla guida dell’Agenzia spaziale italiana dal 2014 e il suo mandato, rinnovato a maggio del 2017, sarebbe scaduto nel 2020.
Il suo incarico era stato rinnovato con una valutazione da parte di una commissione del ministero dell’Istruzione composta tra gli altri anche dal Direttore generale del Cern, Fabiola Gianotti: Battiston era stato scelto da una lista di cinque candidati e si pensa che l’incarico adesso passerà a uno di loro.
La risposta del Miur – Dopo la pubblicazione sui social del messaggio di Battiston, il Miur ha spiegato la motivazione alla base della decisione di revocare il mandato all’attuale presidente, che aveva presentato quanto accaduto come il “primo spoil system di un Ente di ricerca”.
“La nomina di Battiston era stata firmata dal ministro Fedeli lo scorso 7 maggio, con un governo che aveva perso la fiducia degli italiani alle elezioni del 4 marzo e agiva in ordinaria amministrazione”, hanno fatto sapere fonti del Miur.
“La nomina, peraltro, non è mai stata sottoposta al parere preventivo e obbligatorio del Comitato interministeriale per le politiche relative all’aerospazio istituito con la legge 7 del 2018, che è entrata in vigore nelle prime settimane di quest’anno”.
Il Miur ha anche parlato dei compensi percepiti dai vertici dell’Agenzia spaziale italiana e di altri Enti pubblici di ricerca.
Inoltre, come spiegano dal ministero, il cambio al vertice dell’Asi è stato deciso a seguito di un’attenta verifica sull’attività svolta dall’Agenzia negli ultimi mesi e in attuazione di vigenti norme di legge, smentendo l’accusa di spoil system.
Chi è Battiston – Roberto Battiston è professore ordinario di Fisica sperimentale all’Università di Trento. Nel corso della sua carriera accademica e scientifica ha proposto insieme al premio Nobel Samuel Ting la realizzazione di uno spettrometro magnetico (AMS-2) per effettuare per la prima volta misure di precisione dei raggi cosmici nello spazio, impiegato nel 2011 a bordo della Stazione spaziale internazionale.
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