Questa è la storia di un padre-orco che abusa della figlia di otto anni.
Una storia di violenza avvenuta nel veronese, con l’aggravante di una malattia: il padre avrebbe contagiato la bambina trasmettendole il virus HPV (conosciuto anche come papilloma virus). Si tratta della malattia sessualmente trasmissibile più diffusa. Nella maggior parte dei casi, non si manifesta alcun sintomo ma questo virus può portare alla comparsa di tumori nell’area genitale e alla sterilità.
La vicenda, riportata dal quotidiano veronese L’Arena, risale al 2010. Il padre era di ritorno da un rave party e avrebbe colpito la figlia di otto anni con schiaffi in faccia e calci a un braccio. Dopo, avrebbe abusato di lei trasmettendole il papilloma virus.
E questo, purtroppo, non è stato neanche il primo abuso: la figlia, già in precedenza, è stata vittima di violenza da parte del padre. La bambina frequentava la terza elementare e si divideva tra la mamma e il papà, in fase di divorzio. Il padre-orco abusava della sua vulnerabilità e ha continuato a farlo finché non le ha trasmesso il virus HPV.
L’uomo adesso deve rispondere all’accusa di violenza sessuale su minore e anche a lesioni gravissime. “In occasione della violenza dopo la festa, cagionava volontariamente alla bambina lesioni personali gravissime provocandole una malattia certamente o probabilmente insanabile potendo il detto virus sfociare nello sviluppo di tumori e condurre alla sterilità”, questo è quanto dichiarato dal capo d’imputazione.
Il processo sarà avviato a maggio, ma soltanto ieri mattina i legali dell’uomo hanno avanzato la richiesta di poter sottoporre l’imputato a una perizia psichiatrica. Il giudice per l’udienza preliminare Livia Magri ha rigettato l’istanza e ha disposto il rinvio a giudizio.
Il padre è attualmente agli arresti domiciliari, in attesa del processo.
Leggi l'articolo originale su TPI.it