La questione del censimento dei Rom, annunciato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini lunedì 18 giugno, sta scatenando una selva di polemiche che dai palazzi della politica, come sempre, travalicano sui social network.
Polemiche in cui politici e personaggi dello spettacolo si beccano a vicenda, talvolta perdendo il senso della misura. È quanto avvenuto tra la band musicale napoletana dei 99 Posse e la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
Meloni, a proposito del censimento proposto da Salvini, aveva commentato: “Per i nomadi la nostra proposta è che si allestiscano delle piazzole di sosta temporanee dove si pagano le utenze e si sosta massimo sei mesi, dopodiché ci si deve spostare, punto. Quindi va bene censirli dopodiché se sei nomade devi nomadare, non puoi essere stanziale”.
Per i nomadi la nostra proposta è che si allestiscano delle piazzole di sosta temporanee dove si pagano le utenze e si sosta massimo sei mesi, dopodiché ci si deve spostare, punto. Quindi va bene censirli dopodiché se sei nomade devi nomadare, non puoi essere stanziale.
— Giorgia Meloni ن (@GiorgiaMeloni) 18 giugno 2018
I 99 Posse hanno preso spunto da questa dichiarazione per attaccare Meloni con un post su Twitter, scritto a mo’ di testo di una canzone: “Ciao Giorgia Meloni: Se sei nomade, devi nomadare. Se sei rom, devi rommare. Se sei slavo, devi slavare. Se sei fascista, devi PENZOLARE!”.
La diretta interessata ha replicato con un commento laconico: “Ma quanto sono tristi?”
Ben più dure le repliche di altri esponenti di Fratelli d’Italia, a cominciare da Ignazio La Russa: “Delle sconcezze stonate dei 99 Posse son pien le fosse. Non al 99 ma al 100%”, ha scritto il senatore su Twitter.
Delle sconcezze stonate dei @99Posse son pien le fosse. Non al 99 ma al 100%.#99Posse #giorgiameloni #fratelliditalia
— Ignazio La Russa (@Ignazio_LaRussa) 19 giugno 2018
Indignata anche la reazione della deputata FdI Ylenja Lucaselli: “Dal gruppo 99 Posse arriva uno slancio di violenza verbale inqualificabile contro Giorgia Meloni. Utilizzare il marchio del ’fascismò come una sorta di autorizzazione a compiere efferatezze verso il bersaglio mediatico di turno è una vigliaccata. Parlare di fascismo nel 2018, infatti, è strumentale e antistorico, le autorità di pubblica sicurezza assumano opportuni provvedimenti”.
È stata però Alessandra Mussolini a rispondere con un tweet sulla falsariga di quello pubblicato dalla band napoletana: “E se sei 99 Posse possi morì ammazzato”.