Ma che fine ha fatto il candidato sindaco del centrodestra milanese? Quello per Palazzo Marino continua ad essere un duello con un solo partecipante. Seppure dopo una lunga riflessione, Beppe Sala ha sciolto le sue riserve sulla sua candidatura per un secondo mandato a Palazzo Marino, mentre il centrodestra ancora non ha presentato il suo candidato, del quale si parla – invano – dalla scorsa primavera.
Una disparità che il consigliere regionale del Pd Pietro Bussolati rimarca a seguito delle dichiarazioni del Sindaco, il quale ha promesso che resterà in Consiglio anche nel caso di sua eventuale sconfitta elettorale, per fare il consigliere di opposizione: “Mentre il centrodestra è in confusione, l’impegno del Pd e di Sala per la città è una certezza”, dichiara il membro della segreteria nazionale del partito.
“Aver affermato di restare a combattere le proprie battaglie in Consiglio comunale, qualunque sarà l’esito delle elezioni comunali milanesi, è l’ennesima dimostrazione del senso di responsabilità e dell’impegno del sindaco Sala e del Partito Democratico di Milano, impegno che risulta ancora più significativo in un momento di grave crisi ed è tanto più evidente se confrontato con lo stato del centrodestra”, aggiunge l’ex segretario milanese. “La coalizione di Salvini e Fontana brancola in uno stato confusionale che dimostra ogni giorno nel governo della Regione. Non riesce a fare altro che addossare ogni responsabilità delle proprie mancanze al Governo nazionale e non mostra alcuna visione del futuro né della Regione né tanto meno di Milano. Credo che le differenze per i milanesi siano già chiare”.
Sulla stessa linea il commento del senatore milanese Franco Mirabelli: “Sala ha confermato che si candida con una visione e con la consapevolezza che il compito della prossima amministrazione sarà guidare le trasformazioni che il Covid ha determinato e determinerà senza lasciare solo nessuno ma con l’ambizione di innovare prima degli altri. Soprattutto, Sala ha ribadito che la sua scelta è legata alla volontà di mettersi al servizio della città non ad altro. Impegnarsi da subito a lavorare per la città anche in caso di sconfitta conferma la tensione, che ha dimostrato in questi anni, a impegnarsi per i cittadini milanesi e nel loro interesse”.