Marcia indietro della Regione Lombardia sui mercati coperti. L’ordinanza nella quale si prescriveva l’obbligo di indossare mascherine ogni volta che si esce di casa era stata molto discussa per il riferimento a sciarpe e foulard come alternative utili a schermare bocca e naso, in caso di mancanza di DPI veri e propri.
La rumorosa polemica su questo punto aveva fatto passare in secondo piano un’altra disposizione contenuta nello stesso documento, ovvero l’obbligo di chiusura per i mercati coperti.
Anche su questo tema si è scatenata una forte protesta: impedire l’accesso a questo tipo di rivendite, senza alcun tipo di preavviso, avrebbe significato mettere in difficoltà gli esercenti (costretti a buttare via cibo che nella maggior parte dei casi è fresco), ma anche i cittadini che escono per fare la spesa.
Nei mercati coperti, di dimensioni contenute, è più semplice controllare gli spazi e gestire correttamente le distanze di sicurezza tra avventori e operatori. Chiuderli avrebbe di fatto costretto a recarsi unicamente nei supermercati, dove le code sono già chilometriche e non è altrettanto facile fare la spesa senza avvicinarsi pericolosamente ad altri clienti.
Sul tema si è mosso il Sindaco di Milano Beppe Sala, insieme all’assessora alle Attività Produttive del Comune: la loro moral suasion, insieme a una petizione organizzata da cittadini scontenti, ha convinto il Presidente della Regione Attilio Fontana alla retromarcia: firmata al volo l’ennesima ordinanza, domani i mercati coperti saranno regolarmente in funzione, con le stesse regole previste per i supermercati.