Nuovo scontro in Regione Lombardia, dove la consigliera di Italia Viva Patrizia Baffi è stata eletta presidente della commissione di inchiesta incaricata di fare luce sulla gestione dell’emergenza-Covid 19.
Pur appartenendo alla minoranza, la consigliera codognese è stata scelta dalla maggioranza di centrodestra, in quanto l’opposizione aveva candidato Jacopo Scandella del Pd, una scelta che è rimasta ferma anche dopo le prime due sedute, nelle quale era mancato il quorum per l’elezione del presidente.
Benché la scelta del presidente della commissione di inchiesta spetti alle opposizioni, che in questo caso ci sarebbe stata bagarre era apparso chiaro fin dalla votazione sulla mozione di sfiducia presentata dal Pd contro l’assessore Giulio Gallera. In quell’occasione, Baffi si era astenuta, spaccando il fronte della minoranza, e la mozione era stata bocciata tra le polemiche: il Pd aveva denunciato la segnatura di alcune schede, un espediente che sarebbe stato adottato per garantire la compattezza della maggioranza, nonostante alcune perplessità sull’operato dell’assessorato al Welfare (la mozione attaccava anche i dirigenti, oltre a Gallera).
Le polemiche scatenatesi in quell’occasione e successivi elementi acquisiti da TPI avevano consentito di anticipare che il centrodestra fosse orientato a far convergere i propri voti proprio su Patrizia Baffi, che oltretutto aveva postato su Instagram una sua foto con il Presidente Attilio Fontana, al quale non faceva mancare i suoi elogi.
L’esito del voto lo ha confermato: 46 voti per Baffi, 28 per Scandella, tre per Michele Usuelli (+Europa) e due schede nulle.
Il consigliere del Pd Pietro Bussolati, letteralmente infuriato, annuncia battaglia, mettendo in relazione la vicenda della commissione d’inchiesta con il voto in Senato sul caso Salvini-Open Arms, al quale Italia Viva non ha partecipato al voto, contribuendo a evitare il processo all’ex ministro: “Ieri Salvini partecipa ad una riunione della Lega al Pirellone. Italia Viva non partecipa al voto sul processo a Salvini. La maggioranza vota Patrizia Baffi di Italia Viva presidente della commissione d’inchiesta sui fatti relativi al Covid. Il presidente deve essere indicato dalla minoranza da Statuto. La minoranza aveva votato con il 95% dei voti Scandella in tutti i precedenti tentativi. Baffi riceve il suo voto come minoranza, l’unico della minoranza e 45 dalla maggioranza”.
“Oggi abbandoniamo l’aula e a questo punto è necessario scendere in piazza perché oltre all’arroganza degli errori c’è la paura di scoprire le gravi responsabilità politiche di Attilio Fontana su questa vicenda. Continueremo a cercare le loro responsabilità politiche oltre la paura della maggioranza, oltre la disposizioni di una commissione addomesticata”, conclude l’esponente Dem, che fa anche parte della segreteria nazionale di Nicola Zingaretti.
Sulla stessa linea il collega Carlo Borghetti: “Gravissimo schiaffo istituzionale di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e centrodestra tutto in Regione Lombardia: hanno appena votato a Presidente della Commissione d’inchiesta sul Covid l’autocandidata consigliera regionale di Italia Viva anziché il candidato delle minoranze “.
Prende corpo, a questo punto, l’ipotesi che PD e M5S disconoscano la commissione e la sua presidente, non partecipando ai lavori.
Pietro Salini, europarlamentare e coordinatore regionale di Forza Italia, invece commenta: “Il PD lombardo si muove come un ‘partito squalo’ accecato dall’odio politico”. Sulla vicenda della commissione aggiunge: “C’è una commissione di inchiesta regionale, alla quale il centrodestra non si è opposto, che è stata voluta, suonando la grancassa, da una minoranza incapace anche solo di assegnarle un compito specifico o individuarne un presidente. Mi rivolgo agli esponenti di un PD locale evidentemente allo sbando e senza idee, più preoccupato di fare propaganda a buon mercato che di elaborare proposte a favore dei cittadini: abbiate almeno la decenza di fare lavorare la commissione che avete richiesto, giudicando sulla base delle conclusioni che emergeranno”.
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