Progetto Arca, onlus che da 26 anni aiuta le persone in stato di grave povertà ed emarginazione sociale a Milano, aumenta le Unità di Strada a seguito della forte nevicata che ha colpito il capoluogo.
La bassa temperatura aumenta il rischio di ipotermia nei senzatetto, ma non solamente. Sono ancora da chiarire le circostanze che hanno portato al decesso di un uomo di 76 anni, ritrovato privo di sensi e soccorso in via Fratelli Zoia, nel quartiere Quarto Cagnino. La corsa nel vicino ospedale San Carlo, in codice rosso, non è stata sufficiente per salvargli la vita.
Dalla mattinata sono stati necessari diversi interventi del Comune in seguito alla caduta di rami e interi alberi sotto il peso della nevicata. Da qui la decisione di chiudere i parchi a scopo preventivo, la raccomandazione ai cittadini di evitare di uscire i casi se non per stringente necessità e agli amministratori di condominio di tenere liberi e puliti gli accessi agli stabili privati e i marciapiedi di pertinenza: l’ulteriore calo delle temperature nella notte potrebbe altrimenti formare pericolose lastre di ghiaccio.
Come sempre, accanto all’intervento pubblico non manca il fondamentale supporto del privato sociale. Il camper di Progetto Arca fornirà alle Unità di Strada coperte termiche, sacchi a pelo, giacconi impermeabili, indumenti caldi come cappelli, guanti e sciarpe di lana, biancheria, scalda-mani e scalda-piedi da inserire all’interno di scarpe e guanti, nonché kit per l’igiene personale. Inoltre, il suo foodtruck con la Cucina Mobile proseguirà nel suo servizio di distribuzione in strada di pasti caldi e bevande calde: in tutto 150 cene consegnate in vari quartieri e strade.
Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca: “Siamo presenti in strada tutte le sere per monitorare la situazione di emarginazione ed emergenza di chi non ha una casa. Questa sera in particolare abbiamo organizzato delle uscite straordinarie dei nostri volontari delle Unità di Strada per esserci ancora di più, per distribuire materiale necessario a dormire all’asciutto, per non lasciare nessuno al freddo”.