Il PD milanese lancia “Ricomincia con noi”, una nuova versione della tradizionale festa Dem di settembre, che adatta il proprio format alla nuova realtà imposta dal Covid-19. Confortato anche dall’ottimo risultato ottenuto dal’assessore Pierfrancesco Maran con la sua iniziativa di fine agosto – tutta in presenza – il PD ha varato un programma misto, sia con eventi che prevedono il raduno in luoghi fisici (con le opportune misure di distanziamento e sicurezza), sia con appuntamenti online, secondo un’abitudine consolidata durante i lunghi mesi del lockdown.
La segretaria metropolitana Silvia Roggiani ha presentato l’iniziativa, contestualizzandola in un percorso che porterà alle elezioni milanesi della prossima primavera: “Vere protagoniste dei cambiamenti economici, ecologici, culturali e della ricerca, le città giocano un ruolo chiave nel contrasto ai cambiamenti climatici, alla povertà e alla crisi del lavoro. Questo cambiamento è la sfida che Milano si troverà ad affrontare nei prossimi mesi. Questo è il punto di vista che il Partito Democratico vuole mettere al centro della sua azione, molto prima della tattica politica e delle alleanze elettorali”, ha scritto su La Repubblica.
In un altro passaggio del suo articolo, Roggiani esplicita la necessità di costruire “un futuro che noi ci immaginiamo di continuare a scrivere con Beppe Sala, che scioglierà la riserva con il tempo che si è dato”. Un’affermazione decisamente importante, soprattutto pensando che sulle colonne dello stesso quotidiano solo ieri Pietro Colaprico aveva suggerito al primo cittadino di riflettere “con più calma” rispetto a ricandidarsi o meno, anche rimandando i tempi della decisione. Se la cosa a sinistra aveva un po’ sorpreso, sollecitando retropensieri, a destra ha alimentato quel fuoco lento che vede la perdurante assenza di un candidato sfidante: la Lega aveva detto di essere vicina all’annuncio già mesi fa, ma ancora nulla. E molti pensano che l’incertezza sul futuro di Sala agiti più la destra, nei cui ambienti continua a venire evocato con sorprendente frequenza il nome di Gabriele Albertini, che pure da tempo ha detto di non voler tornare a Palazzo Marino. Ma in politica mai dire mai.
In attesa di sciogliere i dubbi e concretizzare le ipotesi, i fatti concreti: la festa del PD parte oggi pomeriggio alle 18.30 con un dibattito sulla scuola, in diretta Facebook con la viceministra Anna Ascani, e prosegue fino al 2 ottobre con un fitto calendario di dibattiti, presentazioni di libri, assemblee cittadine e laboratori.
Beppe Sala prenderà parte a una tavola rotonda sullo smart-working, il 15 settembre (a pochi giorni dalle regionali e quindi dalla deadline che si è dato per l’annuncio tanto atteso), mentre il 30 arriverà il segretario nazionale Nicola Zingaretti.