Il Presidio medico presso la Fiera di Bergamo aumenta i posti letto, che salgono a 225 ordinari, più i 59 di terapia intensiva. Lo ha comunicato l’ASST Papa Giovanni XXIII: “Aderendo all’invito della Regione Lombardia di rispondere al fabbisogno provocato dal contagio, con un grande sforzo organizzativo, medico e infermieristico riusciamo a rispondere alla richiesta di garantire posti letto di bassa e media intensità, salvaguardando il ruolo di ospedale hub per il Covid e di tutte le patologie tempo dipendenti, patologie per le quali il fattore tempo è determinante per la vita del paziente quali infarti, ictus, interventi urgenti di neurochirurgia, cardiochirurgia, chirurgia vascolare e traumi dell’età adulta e pediatrica che, come previsto da Regione Lombardia, restano in capo al Papa Giovanni. Con l’unità di crisi abbiamo, infatti, deciso di allestire i posti letto in Fiera, 30 a partire da lunedì fino ad arrivare ad un massimo di 50 posti, che portano a 225 i posti letto ordinari che vanno ad aggiungersi ai 59 posti letto di terapia intensiva che già mettiamo a disposizione in ospedale e in Fiera della rete ospedaliera Covid locale e regionale”.
Il direttore generale Maria Beatrice Stasi aggiunge:“Oggi in Fiera, con la collaborazione degli Spedali Civili di Brescia e in sinergia con personale proveniente da alcune aziende sanitarie bergamasche e bresciane, stiamo trattando solo pazienti che hanno bisogno della terapia intensiva. Da lunedì prossimo il nostro impegno raddoppia, con i posti letto ordinari Covid”.
La Direzione medica di questi letti aggiuntivi è affidata a Marco Rizzi, direttore delle Malattie infettive del Papa Giovanni. La direzione infermieristica e il personale infermieristico sono in via di definizione e reclutamento sotto la supervisione di Simonetta Cesa, direttore Direzione professioni sanitarie e sociali dell’Asst Papa Giovanni XXIII. L’Asst Papa Giovanni mette a disposizione nel presidio medico avanzato della Fiera di Bergamo non solo medici e infermieri ma anche operatori di supporto, tecnici di radiologia, fisioterapisti, farmacisti.
Un rilevante impegno organizzativo che vede ancora una volta la collaborazione dell’Associazione Nazionale Alpini che continuerà a gestire gli aspetti logistici e di sicurezza degli accessi e che in queste ore è impegnata a reclutare alcune unità di personale medico e infermieristico tra i suoi volontari che non siano già impegnati in altre strutture ospedaliere lombarde e nazionali. Spiega Sergio Rizzini, responsabile Sanità A.N.A: “Confermiamo la storica azione a favore del Paese in particolare della comunità territoriale e l’impegno di collaborazione con Regione, Prefettura di Bergamo, ospedale Papa Giovanni nel cercare personale a supporto tra liberi professionisti non direttamente impegnati nell’emergenza in atto”.