Tornano le zone rosse in Lombardia. A partire dalle 18.00 di oggi, mercoledì 17 febbraio, le misure di sicurezza saranno in vigore nei comuni di Bollate (MI), Castrezzato (BS), Mede (PV) e Viggiù (VA) fino a mercoledì 24. Il decreto del Presidente della Regione Attilio Fontana si è reso necessario per bloccare i focolai individuati nei territori interessati. Preoccupa in particolare il dilagare di casi nelle scuole, per cui le lezioni di tutte le classi delle scuole primarie e secondarie si svolgeranno esclusivamente attraverso la didattica a distanza. Sospesa la frequenza ad asili nidi e scuole materne.
A fronte di questa situazione emergenziale, il piano di somministrazione dei vaccini elaborato da Guido Bertolaso continua a far discutere. Allo scetticismo manifestato dagli addetti ai lavori fa seguito quello del consigliere regionale del Pd Samuele Astuti, che commenta così il quadro delineato oggi in Commissione Sanità: “E’ chiaro che l’obiettivo di vaccinare tutti entro giugno è lontanissimo. Solo domani ci sarà in Regione l’incontro con i medici di base per pianificare i vaccini per gli over 80 che dovranno essere trattati a domicilio”.
“Va peggio per i cronici under 80, per i quali non c’è neppure una data d’inizio delle vaccinazioni. Le grandi strutture, infine, che dovrebbero ospitare le vaccinazioni di massa non saranno pronte prima del 15 aprile. Ad oggi non sono neppure partite le gare per il noleggio degli stand”, aggiunge il capogruppo Pd in Commissione Sanità.
“E’ evidente – conclude Astuti – che il piano Bertolaso è velleitario ed è chiaro perché l’assessore Moratti abbia detto agli over 80 che ‘non c’è fretta’. Un’affermazione che, mentre dilagano le varianti del virus, ne sono state identificate quasi 600 in Lombardia, è prova di poca serietà e poco rispetto per i cittadini”.