“Comunicare ai lombardi e alla Lombardia, all’ora di cena, che la nostra Regione è relegata in fascia rossa senza una motivazione valida e credibile non solo è grave, ma inaccettabile. A rendere ancor più incomprensibile questa decisione del Governo sono i dati attraverso i quali viene adottata: informazioni vecchie di dieci giorni che non tengono conto dell’attuale situazione epidemiologica”, così il presidente della Regione, Attilio Fontana, ha preso posizione contro le decisioni assunte dal Governo.
“Le richieste formulate dalla Regione Lombardia, ieri e oggi, dunque – ha aggiunto – non sono state neppure prese in considerazione. Uno schiaffo in faccia alla Lombardia e a tutti i lombardi. Un modo di comportarsi che la mia gente non merita”.
Molto dura la replica dell’europarlamentare milanese del Pd Pierfrancesco Majorino: “Il direttore di ATS Milano che dipende da Fontana dice che nuove limitazioni sono giuste e ‘semmai’ arrivano in ritardo. Fontana dice che il governo usa ‘dati vecchi’. Ditemi voi in che razza di mani siamo”.
Va nella stessa direzione la nota del Ministro della Salute Roberto Speranza: “Le Regioni alimentano i dati con cui la cabina di regia effettua il monitoraggio dal mese di maggio. Nella cabina di regia ci sono tre rappresentanti indicati dalle regioni. È surreale che anziché assumersi la loro parte di responsabilità ci sia chi faccia finta di ignorare la gravità dei dati che riguardano i propri territori. Serve unità e responsabilità. Non polemiche inutili”.
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