Sea Watch Catania | La nave Sea Watch 3, ormeggiata al porto di Catania, non potrà lasciare il porto finché le autorità dell’Olanda, stato di bandiera dell’imbarcazione, non concluderanno ulteriori accertamenti sulla conformità della nave alle normative vigenti, con riferimento all’idoneità al trasporto di un elevato numero di persone per lunghi periodi di tempo.
Lo riferisce la Guardia costiera italiana in un comunicato, dove si legge anche che l’Olanda ha effettuato un’ispezione a bordo nei giorni 11 e 12 febbraio.
La nave della Ong tedesca Sea Watch il 31 gennaio era stata ispezionata da militari della Guardia costiera specializzati in sicurezza della navigazione, che avevano eseguito una verifica tecnica sulle condizioni della nave ai sensi della Unclos (la Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare).
Dopo questa ispezione, il primo febbraio è stata rilevata una serie di non conformità relative sia alla sicurezza della navigazione che al rispetto della normativa in materia di tutela dell’ambiente marino. L’unità sta eseguendo i lavori necessari a ripristinare le condizioni di sicurezza e tutela ambientale.
Sea Watch Catania | Il caso
La nave Sea Watch 3, che sabato 19 gennaio 2019 ha tratto in salvo 47 persone, è rimasta bloccata in mezzo al mare per oltre dieci giorni in attesa dell’autorizzazione a sbarcare in un porto sicuro.
Il via libera è arrivato nel pomeriggio del 30 gennaio, quando cinque paesi europei hanno dato la loro disponibilità ad accogliere i migranti. La nave è stata quindi autorizzata a sbarcare a Catania.
Per diversi giorni l’imbarcazione, che si trovava nei pressi di Lampedusa, aveva chiesto di sbarcare in Italia anche a causa di difficili condizioni meteo. Ma il ministro Salvini aveva risposto con il solito diniego, ribadito quando la nave si è avvicinata alle coste siciliane di fronte Siracusa. Giovedì 31 gennaio 2019 la nave della Sea Watch è arrivata nel porto di Catania intorno alle 10 del mattino.
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