Dopo il rifiuto di Malta e dell’Italia, la nave battente bandiera spagnola della ong Proactiva Open Arms, con a bordo i 311 migranti tratti in salvo questa mattina, sta facendo rotta verso la Spagna. Madrid ha dunque dato il proprio ok all’attracco della nave, che ha fatto subito rotta verso il porto di Algeciras, in Andalusia.
Il salvataggio è avvenuto in mattinata nel tratto di mare di fronte ad Al-Khoms, a est di Tripoli. Erano tre, secondo quanto raccontato dai volontari di Open Arms, le imbarcazioni “a rischio di naufragio” dalle quali sono stati tratte in salvo più di 300 persone. La ong ha chiesto prima a Malta e poi all’Italia di poter sbarcare i migranti, ma sia da La Valletta sia da Roma la risposta è stata negativa.
Tra le persone messe in salvo era presente anche un neonato, partorito tre giorni fa su una spiaggia libica, assieme alla madre. I due sono stati gli unici migranti recuperati dalla Guardia costiera di Malta, che ha mandato un elicottero negando però il soccorso, e anche ogni approvvigionamento, alle altre persone salvate da Open Arms, tra le quali ci sono decine di altre donne e almeno altri cinque bambini.
Dopo il rifiuto da parte anche dell’Italia c’è stato anche un botta e risposta tra il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e Oscar Camps, fondatore di Open Arms.
Salvini, dopo la notizia del rifiuto di Malta, ha ribadito su Twitter il suo “no” all’organizzazione: “La mia risposta è chiara: i porti italiani sono chiusi! Per i trafficanti di esseri umani e per chi li aiuta, la pacchia è finita”, ha scritto il ministro su Twitter.
“La tua retorica e il tuo messaggio, come tutto in questa vita, finirà. Però sappi che tra qualche decennio i tuoi discendenti si vergogneranno di ciò che fai e ciò che dici”, è stata la dura risposta, in un tweet, di Camps.
Qualche ora dopo, la notizia che Open Arms ha trovato un porto di sbarco, proprio nel Paese di cui porta la bandiera. Fino a martedì le condizioni climatiche dovrebbero essere favorevoli per lo sbarco al porto di Algeciras. Il viaggio durerà circa cinque giorni. Nel frattempo, da Barcellona è salpata un’altra nave della ong, con a bordo cibo e rifornimenti vari per i migranti.
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