La nave Aquarius “chiude”. L’annuncio, “dopo due mesi di fermo forzato in porto a Marsiglia”, senza riuscire a ottenere una bandiera per poter tornare a navigare, “e mentre uomini, donne e bambini continuano a morire in mare”. Medici Senza Frontiere e SOS Mediterranee sono quindi costrette a chiudere le attività della nave Aquarius.
Una scelta, spiegano le Organizzazioni non governative, “dolorosa, ma purtroppo obbligata”, che “lascerà nel Mediterraneo più morti evitabili, senza alcun testimone”.
È direttamente l’ufficio stampa di Medici Senza Frontiere a comunicare il doloroso stop alla navigazione di una delle navi simbolo della solidarietà.
“In un crescente clima di criminalizzazione dei migranti e di chi li aiuta, si perde di vista il principio stesso di umanita” è il commento di Claudia Lodesani di Medici Senza Frontiere.
“Finché le persone continueranno a morire in mare o a subire atroci sofferenze in Libia, cercheremo nuovi modi per fornire loro l’assistenza umanitaria e le cure mediche di cui hanno disperatamente bisogno”.
Aquarius chiude | L’annuncio di Medici Senza Frontiere
“Aquarius costretta a chiudere le operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo”. Inizia così il commento, postato sui social, da Medici Senza Frontiere.
“Questo è un giorno buio. Non solo l’Europa ha fallito nel garantire la necessaria capacità di ricerca e soccorso, ma ha anche sabotato chi cercava di salvare vite umane”.
La fine di Aquarius – denunciano da Medici Senza Frontiere – “vuol dire più morti in mare, più morti evitabili che avverranno senza alcun testimone”.
In chiusura, i ringraziamenti a “tutti quelli che dal 2016 hanno contribuito ad assistere circa 30.000 persone nelle acque internazionali tra Libia, Italia e Malta”.
Aquarius chiude | Il sequestro deciso “dall’Italia”
Il 20 novembre 2018 è stato disposto il sequestro della nave Aquarius della Ong Medici senza Frontiere.
L’accusa nei confronti di MSF è di aver scaricato nei porti dell’Italia rifiuti pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non, in maniera indifferenziata facendoli passare per rifiuti urbani. (Qui abbiamo raccontato la vicenda sequestro e chi sono gli indagati)
Leggi l'articolo originale su TPI.it