Migranti, operazione di soccorso nello Ionio: 1.300 persone in pericolo su tre pescherecci
Tre grossi pescherecci, che trasportano circa 1300 persone, sono in situazione di emergenza al largo delle coste italiane: è partita un’operazione di soccorso che vede coinvolte cinque motovedette, tre navi, un aereo della Guardia costiera e una nave della Marina militare a dare manforte. Il salvataggio è coordinato dalla Centrale operativa della Guardia costiera di Roma in area di responsabilità Sar italiana. Tre motovedette stanno operando, a circa 70 miglia a sud di Crotone, per prestare soccorso a un barcone con circa 500 migranti a bordo. Altre unità della Guardia Costiera – Nave Dattilo e ulteriori 3 motovedette – stanno dando supporto ad altri due barconi con un totale di circa 800 migranti a bordo che si trovano, invece, a circa 100 miglia da Roccella Ionica.
Visto il numero elevato di migranti a bordo le operazioni risultano al momento “particolarmente complesse”. Le condizioni meteo, a causa del forte vento, sono in rapido peggioramento. La nave militare sta procedendo alla massima velocità consentita – riferisce il Ministero della Difesa – per arrivare il prima possibile sul posto. Questa mattina circa 500 persone erano state avvistate su un peschereccio in difficoltà in zona Sar italiana da Frontex, dopo la segnalazione di Alarm Phone.
Il centralino specializzato nel soccorso in mare aveva chiesto alle autorità marittime italiane un intervento immediato, fornendo la posizione esatta del barcone. Il capo missione di Mediterranea Luca Casarini ha spiegato: “Roma ha tutte le informazioni da diverse ore. A scanso di equivoci, questa è una situazione di distress. Chiediamo che per favore inviino i mezzi aerei e navali della Guardia costiera, che aprano un evento Sar. Non è un’operazione di polizia che serve. Si tratta di un peschereccio strapieno di profughi in fuga e che chiedono aiuto. Ci sono decine di donne e bambini. E da bordo segnalano ad Alarm phone che stanno già imbarcando acqua. Non c’è un minuto da perdere”.
Secondo i dati di Frontex il Mediterraneo centrale è stata la rotta più attiva nei primi due mesi di quest’anno per gli arrivi irregolari di migranti, con quasi 12mila attraversamenti, il doppio rispetto a un anno fa (+116%). Solo a febbraio, il numero di rilevamenti su questa rotta è triplicato rispetto a un anno fa, raggiungendo quota 7.000.