Dopo giorni di screzi incrociati, Emmanuel Macron apre alla riconciliazione con Giorgia Meloni, con la quale la frattura sui migranti tra Italia e Francia va avanti ormai da novembre con il caso della Ocean Viking rimbalzata dalle autorità del nostro Paese e poi fatta sbarcare nel porto di Tolone. Da Reykjavik, dove si trova per il Consiglio d’Europa, il capo dell’Eliseo ha annunciato presto un incontro con la premier: “La vedrò al G7 in Giappone, non si può lasciare sola l’Italia sui migranti”.
Per la prima volta il presidente francese muove un passo verso le richieste di Palazzo Chigi e accorcia le distanze. Nei giorni scorsi c’erano state diverse polemiche per le dichiarazioni di alcuni esponenti di spicco vicini a Macron nei confronti delle politiche del governo italiano. “La politica di Meloni è ingiusta, inumana e inefficace”, aveva detto Stéphane Séjourné, capo del partito presidenziale Renaissance e presidente del gruppo centrista Renew Europe al Parlamento europeo, parlando con il quotidiano francese Le Figaro, non più di una settimana fa.
“Meloni è incapace di risolvere i problemi migratori”, invece, l’opinione del ministro dell’Interno Darmanin. La premier aveva stemperato i toni e fonti vicine al capo di Stato francese hanno più volte precisato: “Quel che conta è il rapporto tra Emmanuel Macron e Giorgia Meloni, che resta improntato al dialogo e alla ricerca di un’intesa sempre maggiore”.