Un furgone diretto verso la Francia con a bordo 12 migranti curdi è stato fermato nella serata di venerdì 8 febbraio al traforo del Monte Bianco.
Il gruppo di migranti viaggiava stipato nel vano merci del furgone quando, intorno alle 23, è dato bloccato dalla polizia di frontiera. A bordo cittadini iraniani e iracheni di etnia curda. Tra loro c’erano anche cinque minorenni.
Le forze dell’ordine hanno arrestato l’autista del mezzo, un iracheno residente in Italia. Per lui l’accusa è di favoreggiamento all’immigrazione clandestina.
Torna alta quindi l’attenzione al confine tra l’Italia e la Francia dopo il ritrovamento nella notte di giovedì 7 febbraio del corpo senza vita di un ragazzo di 29 anni del Togo, trovato in grave stato di ipotermia nella notte di giovedì 7 febbraio lungo la strada nazionale 94 del Monginevro, a meno di 10 chilometri dal confine italiano.
Inutili i soccorsi: il giovane è deceduto in ospedale. È la prima vittima del 2019, la prima di una lista che continua, tristemente, ad allungarsi e che riporta i nomi di tutti i giovani migranti che tentano di superare il confine italo-francese all’altezza di Briançon.
“Secondo le testimonianze raccolte da altri migranti, Derman avrebbe lasciato Clavières con un gruppo di oltre 12 persone per attraversare il confine di notte”, ha dichiarato il Pubblico ministero di Gap.
Nel 2018 sono stati almeno tre i migranti morti rinvenuti al confine.
A maggio, alcuni escursionisti in cammino lungo il sentiero che congiunge Monginevro a Briançon, sul confine italo-francese del Piemonte, ritrovavano il cadavere di un migrante che provava a superare il valico.