Quello del 9 e 10 marzo 2024 sarà un weekend di pioggia, vento e neve: sull’Italia sono in arrivo infatti le “tempeste gemelle”, due perturbazioni che porteranno il maltempo su quasi tutta la penisola, seppur intervallate da una fase più asciutta tra l’una e l’altra.
Secondo Antonio Sanò, fondatore del sito Ilmeteo.it, la prima perturbazione produrrà i suoi effetti già a partire dalla serata di oggi, venerdì 8 marzo, al Nord-Ovest, con prime avvisaglie in Sardegna già nel pomeriggio. Nella notte tar venerdì e sabato sono attese nevicherà sulle Alpi oltre i 700-900 metri e piogge intense tra Liguria, Piemonte e Lombardia.
Sabato 9 marzo si prospetta particolarmente instabile, soprattutto durante le ore mattutine, al Nord – specialmente in Veneto, Friuli Venezia Giulia -ma anche in Toscana, Lazio, Basilicata, Puglia e nelle zone del basso Tirreno. Piogge sparse e nevicate sulle Alpi, con quota neve intorno agli 800/900 metri, e lungo la dorsale appenninica a quote più elevate.
Nella serata di sabato si prevede un miglioramento delle condizioni meteorologiche al Centro e al Sud, ma nelle regioni di Nord-Ovest il maltempo non darà sosta a causa dell’arrivo della seconda perturbazione.
Domenica 10 marzo al Centro-Nord sono previste piogge a tratti intense e abbondanti nevicate sulle Alpi a partire dai 1.000 metri di quota, sugli Appennini oltre i 1.400/1.500 metri.
Ci si attende anche temporali localizzati lungo le zone tirreniche, accompagnati da forti venti di Scirocco. Con il passare delle ore ci si aspetta un ulteriore peggioramento del tempo anche in diverse aree della Campania.
“Per vedere un miglioramento – spiega Sanò – dovremo aspettare martedì. Lunedì pioverà ancora frequentemente al Centro-Sud, mentre al Nord si apriranno schiarite in un contesto comunque variabile. Da martedì 12 marzo avremo più sole al mattino, ma nel pomeriggio scoppieranno frequenti rovesci o temporali di calore”.
Attenzione. non possiamo ancora considerare finito l’inverno. “Avremo una fase con temperature leggermente sotto la media almeno fino a metà marzo”, avverte il metereologo. “Questi primi temporali di calore segneranno, comunque, l’inizio di una lenta fine dell’inverno, una stagione che si è svegliata decisamente tardi e che ha comunque fatto registrare temperature record in Italia”.
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