Pescara è in ginocchio. Mercoledì 10 luglio una grandinata epocale si è abbattuta sul capoluogo abruzzese causando diversi danni a cose e persone.
Secondo gli ultimi bilanci sono 20 le persone ferite dai mostruosi chicchi di ghiaccio piovuti dal cielo questo pomeriggio. In condizioni critiche anche l’ospedale di Pescara, allagato al piano terra.
“Una pioggia così intensa preceduta da una grandinata violentissima”, ha riportato il sindaco Carlo Masci.
“La città è impraticabile. Vigili e operai sono tutti in strada, ma non sono sufficienti a gestire l’emergenza. Ho già contattato la Regione per ottenere la richiesta di risarcimento danni”.
Sui social network circolano diverse fotto dei chicchi di grandine caduti a Pescare nella giornata di oggi, grandi come arance. A causa della violenza con cui sono caduti diverse persone sono rimaste ferite e hanno riportato ferite alla testa e al volto.
Oltre alle strade e ai centri abitabili allagati, anche l’ospedale di Pescara è stato parzialmente sommerso dall’acqua che ha invaso il piano terra rendendo impraticabile lo svolgimento delle operazioni chirurgiche.
Nel parcheggio dell’ospedale, il livello dell’acqua è arrivato a due metri, sommergendo completamente le auto che si trovavano lì. I sommozzatori si sono immediatamente messi in azione per verificare che non ci fossero persone intrappolate all’interno dei veicoli.
Grandinata a Pescara oggi, 10 luglio 2019 | I danni
“Sembrava un bombardamento”, raccontano alcuni giornalisti che si trovavano a una conferenza stampa presso la Regione Abruzzo a Pescara. “Improvvisamente gli allarmi hanno iniziato a suonare, le persone a correre e si sentiva il rumore dei vetri che si rompevano”.
Anche tutte le principali piazze di Pescara sono state toccate dal violento nubifragio: in piazza della Rinascita sono caduti fra i 30 e i 40 centimetri di acqua, probabilmente di più durante la tempesta.
Sui social, i commenti shockati dei testimoni oculari si moltiplicano: “Mai visto nulla del genere”, scrive qualcuno.
“A quel punto abbiamo raggiunto l’uscita e, restando al riparo, abbiamo visto la grandine, gramde come arance o palle da tennis, che cadeva con violenza sulle auto e in strada. C’erano persone che scappavano, automobilisti che percorrevano strade contromano per mettersi al riparo”:
“Lo scenario era apocalittico. Ovunque vetri infranti, auto danneggiate, persone in lacrime”.
“In 62 anni di vita non ho mai visto nulla di simile. Dal cielo cadevano pietre, se la grandine ti prendeva sulla testa credo si sarebbe aperta come un cocomero. Io ero in strada, sono rientrata a casa sana e salva ma ho trovato l’abitazione allagata, i vetri spaccati. Insomma, un disastro…”. racconta Assunta Del Rosso, 62enne pescarese.
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