ALLERTA METEO OGGI EMILIA ROMAGNA – Per la giornata di oggi (28 maggio 2019) e domani (29 maggio 2019) a causa del maltempo è stata diramata l’allerta rossa in Emilia Romagna. Troppo alto il rischio esondazioni e frane anche di medio-grande estensione nella pianura emiliana centrale dove già stanno transitando le piene di alcuni fiumi.
LE ULTIME NOTIZIE SULL’ALLERTA METEO
Per fronteggiare l’ondata di maltempo la Regione ha chiesto al Governo lo stato di mobilitazione nazionale per le possibili piene.
L’ultimo bollettino dell’Arpae segnala nuove precipitazioni a partire dal pomeriggio di oggi con intensificazione durante la serata e le ore notturne. Piogge anche nella mattinata di domani, mercoledì 29 maggio.
Nel Modenese per precauzione sono già stati chiusi alcuni ponti: Ponte Alto e Ponte dell’Uccellino, tra Modena e Soliera, entrambi sul fiume Secchia. Chiuso anche il ponte Motta sulla provinciale 468 a Cavezzo. Sul Panaro stop alla circolazione sul ponte di Navicello vecchio e sul Tiepido chiuso il ponte di strada Curtatona.
Allerta Meteo oggi – Maltempo che ha causato danni e disagi anche nel resto dell’Italia. In particolare è stata compromessa la prima raccolta di fieno necessario per l’alimentazione di mucche e pecore nei campi finiti sott’acqua in gran parte del Paese.
A lanciare l’allarme è stata la Coldiretti. “Dove si sono verificati temporali violenti accompagnati da grandine il fieno è stato steso a terra e reso inutilizzabile ma – sottolinea la Coldiretti – anche dove sono cadute precipitazioni abbondanti è stato impossibile entrare nei campi per effettuare la raccolta. Il risultato è stata la perdita del primo raccolto di fieno”.
“Una situazione che aggrava duramente il conto dei danni nelle campagne. L’anomalia climatica si fa sentire lungo tutta la Penisola dove – precisa la Coldiretti – si è verificata una vera strage per verdure, cereali e frutta con danni a vigneti, agrumeti, oliveti, fragole, albicocche, ciliegie, pesche e cocomeri”.
“Le intense precipitazioni hanno fatto innalzare il livello di fiumi e gonfiato i grandi laghi verso valori massimi come quello di Como che ha raggiunto un grado di riempimento al 67 per cento, il Maggiore salito al 95 per cento e fino al Garda addirittura al 97 per cento secondo l’ultimo monitoraggio della Coldiretti. L’ondata di maltempo fuori stagione è l’evidente conseguenza dei cambiamenti climatici in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici – ricorda la Coldiretti – è ormai la norma, tanto da aver condizionato nell’ultimo decennio la redditività del settore agricolo”.
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