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    Sgombero via Cardinal Capranica, Paolo Maddalena a TPI: “Violata la Costituzione”

    A sinistra una scena durante lo sgombero di via Cardinal Capranica a Roma. Credit: Massimo Percossi. A destra Paolo Maddalena

    Il professor Paolo Maddalena, vicepresidente emerito della Corte Costituzionale, commenta l'operazione avvenuta nell'ex scuola romana e il decreto sicurezza bis

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 16 Lug. 2019 alle 13:53 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:58

    Sgombero via Cardinal Capranica incostituzionale | Paolo Maddalena

    Il professor Paolo Maddalena, vice presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’Associazione Attuare la Costituzione, ieri ha preso una posizione netta contro lo sgombero di via Cardinal Capranica, a Roma, parlando di una violazione degli articoli 2 e 47 della Costituzione. TPI lo ha intervistato.

    Professore, perché pensa che sia stata violata la Costituzione?

    C’è di mezzo l’intera politica di questo governo, che non se la prende tanto con la criminalità organizzata, ma pensa di ristabilire una sicurezza – non so a favore di chi – eliminando dalle città gli zingari, i poveracci.

    Ho sentito anche di una multa da 200 euro fatta a Genova a un clochard perché dormiva per strada. Questa politica contro i poveracci, che invece di essere aiutati vengono soltanto respinti, è del tutto incostituzionale e contraria ai trattati internazionali. Inoltre porta l’Italia in una situazione di ampio degrado morale e intellettuale.

    Ci siamo incamminati lungo una strada in cui prevalgono i ricchi – si veda la flat tax – e in cui i poveri e gli immigrati sono ridotti a numero. Si vuole spostare l’attenzione della gente dai problemi reali che sono quelli dello sviluppo economico e delle nazionalizzazioni indispensabili in questo momento.

    Pare che si stia attuando un disegno all’interno del quale vale il denaro e spietatamente non si tiene conto dello sviluppo e della dignità della persona umana, alla quale è informata la nostra Costituzione.

    Il governo si avvii sulla strada di Orban e – non vorrei – addirittura anche su quella di Erdogan: un governo forte che ha sotto di sé persone incapaci di reagire perché inconsapevoli dei diritti costituzionali che hanno.

    Si sta calpestando la Costituzione, si ritiene che la volontà dell’eletto prevalga su tutto. Ma non è così, ci sono i limiti della Costituzione e dello Stato-comunità.

    È il popolo ad essere sovrano, non a chi viene eletto dal popolo. La persona ha diritto alla partecipazione alla vita politica, economica e sociale del paese, come prevede l’articolo 3 della Costituzione.

    Ma quali sono gli articoli della Costituzione violati secondo lei?

    L’articolo 2 della Costituzione, che garantisce i diritti inviolabili dell’uomo e impone “doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale” e l’articolo 47, cioè il diritto all’abitazione.

    Dov’è finita la solidarietà della Repubblica italiana? Questa gente è senza un tetto e senza lavoro proprio per colpa di un sistema economico predatorio di stampo neoliberista.

    Secondo questo sistema le imprese devono essere tra loro in forte competitività, quando un’impresa traballa deve essere fatta morire. Mi pare che stiamo avendo la trasposizione di questa idea anche sul piano umano: se un individuo non ce la fa deve essere messo ai margini e moralmente soppresso.

    C’è anche una responsabilità del Comune di Roma, che deve trovare soluzioni alternative.

    Ma quello che mi colpisce maggiormente è l’indifferenza della gente. Pare che domini la paura. Sembra che la gente vedendo quest’uomo che sembra forte, ma secondo me è molto debole per le azioni che compie, ha paura di reagire e non si oppone a vicende come questa di Cardinal Capranica.

    Quale rimedio pensa ci possa essere per queste famiglie?

    Credo che dal punto di vista giuridico ci siano tutti gli strumenti per poter ricorrere al giudice civile chiedendo un provvedimento urgente. Sono stati violati i diritti fondamentali dell’uomo all’abitazione e alla solidarietà sociale, ma anche il diritto al lavoro.

    Inoltre, si può presentare un ricorso alla procura sull’inapplicabilità dell’articolo 633 del codice penale, che vieta le occupazioni abusive di edifici o terreni. Questo articolo è stato scritto in un sistema economico diverso, in cui ognuno aveva la possibilità di lavorare.

    E, soprattutto, si potrebbe portare davanti alla Corte Costituzionale l’aggiunta fatta all’articolo 633 dal decreto sicurezza. Queste leggi assolutamente incostituzionali devono sparire dall’ordinamento giuridico italiano e chi può farle sparire non è certo il potere politico, semmai è la Consulta.

    Cosa pensa invece del decreto sicurezza bis?

    Quel provvedimento è ancora peggiore. Addirittura smembra l’Italia e considera reato qualcosa che è difficile considerare tale. È la lotta contro i deboli.

    Sono desolato, perché sono nato in un’Italia che era sì fascista, ma manteneva dei valori importanti. Ci siamo liberati dalla dittatura ma ora sta sorgendo una dittatura che è ancora più insidiosa, perché non si vede: quella delle multinazionali e di soggetti spregiudicati italiani che non disdegnano di tradire il loro popolo per il proprio personale interesse.

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