Nell’era di Internet ogni singolo consumatore è solito consultare la fama e la reputazione di un’azienda prima di acquistare un prodotto o un servizio. Google da questo punto di vista è sempre più uno spartiacque tra ciò che può essere considerato affidabile e ciò che, invece, non lo è.
La reputazione di un brand si costruisce oggi sulla rete, in un contesto multimediale, partendo dalla necessità delle aziende di essere presenti online. Avere una “vita” sul web aiuta, da questo punto di vista: pagina web, blog, attività sui social media ad esempio possono aiutare a fornire le giuste informazioni. Ma da sole non bastano in quanto rischiano di essere autoreferenziali.
Il processo quindi è molto più articolato, e per comprenderlo al meglio chiediamo a chi si occupa di costruire la web reputation per grandi brand e marchi: LinkingAgency, agenzia creata da Giacomo Padellaro e Pierfrancesco Palattella.
«La costruzione della web reputation – ci dice Pierfrancesco Palattella – è un processo lungo che passa inevitabilmente da fattori onsite ed offsite. In sostanza non basta curare il proprio sito, il blog, le pagine social; ma si deve andare ad ascoltare quello che la rete dice di noi, il modo in cui il web parla del nostro prodotto o servizio. Un qualcosa che può essere ottenuto, ad esempio, con un lavoro di Digital PR per far sì che diverse realtà autorevoli diano spazio al brand da promuovere.
Perché anche la qualità di chi parla di noi conta: guadagnare un link da un altro sito aiuta ad affermare la pertinenza e l’autorità del tuo marchio agli occhi dei motori di ricerca.
Ma non tutti i link sono uguali: Google tende a vedere un singolo link ad un sito esterno come una raccomandazione. Ma la reputazione del sito che inserisce la menzione indica l’importanza di tale collegamento; un lavoro efficace di Digital PR implica quindi di essere citati da siti di alta qualità per avere ritorno in materia di web reputation».
Un approccio estremamente importante sul web, che viene portato avanti oggi da quasi tutte le aziende di medie e grandi dimensioni: «Perché si dovrebbe costruire una web reputation? Perché una reputazione online positiva – afferma Giacomo Padellaro – avrà un effetto benefico sui propri obiettivi di business. Ecco perché le grandi aziende puntano molto su strategie di gestione della reputazione. Un parametro da non sottovalutare in quanto la web reputation segnala ai consumatori ed ai potenziali clienti se ci si possa fidare o meno di quel marchio. Il processo di costruzione di una reputazione richiede tempo, ma non necessariamente risorse eccessive in termini di investimenti: motivo per il quale anche le piccole imprese, pensiamo soprattutto alle start-up con risorse limitate per le quali la reputazione in rete è tutto, possono affrontare un percorso di questo genere. In che modo? Sfruttando la comunicazione diretta, quindi sui canali personali del brand, o indiretta, ovvero su media esterni, per essere sempre in contatto con il proprio pubblico e per comunicare la mission del brand, le caratteristiche ed i punti di forza. Tutti aspetti ormai fondamentali, da curare all’unisono, se si vuole dare affidabilità all’esterno».