“Ho avuto una lunga relazione con Woody Allen, iniziata quando avevo 16 anni. Lui non mi ha mai chiesto l’età, ma sapeva che andavo al liceo”.
A parlare è l’ex modella Babi Christina Engelhard, in un’intervista rilasciata all’Hollywood Reporter.
La Engelhard, che oggi ha 59 anni, ha intrattenuto una relazione sentimentale col regista dal 1976 al 1984. All’inizio della frequentazione era minorenne.
“Presi io per prima l’iniziativa – ha raccontato la donna – Lasciai un biglietto sul suo tavolo col mio numero di telefono, lui mi chiamò dopo qualche giorno”.
Come spiega la Engelhard, molte persone, dopo la nascita del movimento #metoo, l’hanno pressata affinché raccontasse la sua storia, cosa che alla fine ha fatto.
L’ex modella ci tiene però a precisare che “non ho raccontato questa storia per attaccarlo, ma per dare un punto di vista diverso anche al movimento #Metoo, per dare la mia prospettiva. Non voglio in alcun modo attaccare Woody Allen”.
“Non voglio gettare fango su di lui, racconto una storia d’amore che mi ha fatto diventare chi sono. Non ho rimorsi”, ha aggiunto. “Gli altri adesso si aspettano che io parli male di lui, ma non è quello che intendo fare”.
Come spiega la donna, la relazione al tempo era perlopiù clandestina, anche se alcuni amici del regista e altri personaggi del mondo dello spettacolo ne erano al corrente.
Una relazione che, insomma, per la Engelhard ha rappresentato l’ingresso nella maturità sentimentale e sessuale, ma che ha in qualche modo assunto altri risvolti dopo il #metoo.
Il caso, ovviamente, è ancora più spinoso perché vede coinvolto Woody Allen, accusato di violenze in passato da Dylan Farrow, figlia della sua compagna di allora, l’attrice Mia Farrow.
La stessa Mia Farrow accusò Allen anche per alcune foto pornografiche della figlia adottiva Soon-Yi trovate sul suo cellulare. In seguito a questa scoperta, il regista ammise di avere una relazione con la ragazza, e disse che era stata proprio lei a chiedergli di scattare quelle foto.
Sulle presunte molestie di Woody Allen ai danni della figlia Dylan è intervenuto anche Moses Farrow, figlio adottivo di Allen, che ha voluto esprimere la sua versione dei fatti, pubblicando un lungo post sul suo blog dal titolo “A Son Speaks Out”, in cui descrive con brutale chiarezza la situazione familiare in cui è cresciuto.
“Sono una persona molto riservata e per niente interessata all’attenzione pubblica – ha scritto Moses Farrow – Ma la natura fuorviante degli attacchi contro mio padre mi ha portato a sentire che non potevo più stare in silenzio, non mentre lui veniva accusato di un crimine che non ha mai commesso”.
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