Il VinciSalvini spopola in queste ore sui social. L’ultima trovata del vicepremier suscita in queste ore consensi, ilarità, ma anche polemiche. Scopo del gioco: metti più like e il più velocemente possibile ai post del capitano e vinci una tua foto postata sul suo profilo, una telefonata e/o un caffè. Insomma, una trovata da far impallidire le più attraenti promozioni della Eminflex.
Tuttavia un’ombra di complottismo aleggia sul vincitore dell’8 Maggio, Enrico Nacca, la cui foto compare su tutti i profili di Matteo Salvini, con tanto di congratulazioni (stessa cosa qualche giorno fa per Debora, la fortunata vincitrice del 6 maggio).
Successivamente alla vittoria, Enrico Nacca è stato vittima di una piccola bufera mediatica. Molti utenti si sono scagliati contro di lui, offendendo la sua intelligenza e i suoi gusti politici.
Ma c’è di più: qualcuno insinua che il Vincisalvini che sta facendo impazzire il web sia in realtà truccato. In effetti, il giovane ha dei “precedenti” nei suoi rapporti con il vicepremier. Il 3 giugno 2018, Enrico Nacca ha postato sul suo profilo una foto che lo ritrae sorridente in compagnia di Matteo Salvini: “Ma vincono sempre gli stessi?”, si legge in didascalia alla foto. Il commento è stato ripreso diverse volte e l’idea che il premier si sia lasciato andare a qualche “favoritismo” si è ormai insinuata nella testa di molti utenti.
A dire il vero, quella foto non suggerisce nulla di più se non il fatto che il Enrico Nacca è un grande fan del ministro dell’Interno da diverso tempo. Ma, si sa, le regole del web sono spietate e quando un’idea di insinua in rete è difficile fermarla.
Forse per via di queste insinuazioni, forse a causa degli insulti di cui è stato vittima, il giovane deve avere ritenuto opportuno nascondere agli sconosciuti il suo profilo Twitter.
Vero è che, sugli altri suoi profili social (solo parzialmente visibili) nemmeno Enrico Nacca sembra uno stinco di santo. Sulla sua pagina Facebook, il giovane ha condiviso immagini di Vladimir Putin e della reporter di guerra Oriana Fallaci accostate a frasi bellicose come: “Perdonarli spetta a Dio, mandarli a Lui spetta a me” o anche “Che senso ha rispettare chi non rispetta noi? Che senso ha difendere la loro cultura o pseudo-cultura quando loro disprezzano la nostra?