Thomas Thwaites, uno scrittore inglese, ha deciso di vivere come una capra.
Thwaites si descrive come un designer interessato alla tecnologia, alla scienza e alla ricerca futura.
Come riportato dal sito Konbini, l’uomo era troppo stressato dal suo lavoro e così ha deciso di prendersi “vacanza dalle preoccupazioni umane” e di vivere la vita come se fosse una capra.
Per realizzare questo suo progetto, lo scrittore britannico ha costruito i suoi arti da capra e ha visitato uno psicologo comportamentale e un neurologo per studiare come “interrompere” alcune parti del suo cervello per diventare più simile a una capra.
Thomas Thwaites ha anche incontrato un biologo che gli ha costruito un rumine artificiale, un organo digerente presente nelle capre.
A settembre per tre giorni ha vissuto in un branco di pecore.
L’idea, come riportato dallo stesso Thwaites a Konbini, sembrava interessante e la “Wellcome Trust”, un’associazione benefica di ricerca biomedica con sede a Londra, ha deciso di dare una piccola somma allo scrittore per verificare il suo progetto di vivere come una capra.
Thwaites a Konbini spiega che gli ibridi uomo-animale sono “saldamente radicati nella nostra cultura” aggiungendo che “diventare una capra è divertente, ma forse è anche un po’ profondo”.
Ma vivere come una capra porta anche degli svantaggi.
Anche se con delle protesi, trascorrere tutta la giornata su quattro zampe è una dura prova per un organismo umano.
Come avevano previsto previsto i medici, Thwaites ha detto che è diventato “estremamente doloroso”, specialmente nei tratti in discesa dove il peso grava di più sulle braccia.
Lo scrittore racconta pure di un momento in cui è stato sfidato da una capra alpha perché aveva fatto un tratto in salita più velocemente ed era finito in testa al gregge.
“Tutte le capre avevano smesso di masticare e mi fissavano”, racconta a Konbini aggiungendo che per fortuna il combattimento è stato evitato e che poi si sono mossi tutti insieme per la collina.
Thomas Thwaites ha dichiarato che “diventare una capra è stata una specie di esperienza meditativa” e che “ti insegna come ignorare il passato, il presente e il futuro”.
Questo esperimento gli ha permesso di approfondire anche la sua conoscenza dell’erba. Ha infatti dichiarato che “alcune erbe sono più buone da mangiare di altre”.
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