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Gli uomini non riciclano la spazzatura per non sembrare poco virili, spiega uno studio

Uno fermo immagine dello spot di Gilette "Il meglio di un uomo"

Ad affermarlo una ricerca realizzata dalla Pennsylvania State University e pubblicato sulla rivista Sex Role

Di Marco Nepi
Pubblicato il 13 Ago. 2019 alle 13:30 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:04

Gli uomini non riciclano per non sembrare meno virili, dice uno studio

La tutela dell’ambiente è una cosa da donne e gli uomini se ne interessano poco, verrebbe da dire a leggere un recente studio sulle percezioni del “genere”, condotto dalla Pennsylvania State University e pubblicato sulla rivista Sex Role.

L’indagine, intitolata Gender Bending and Gender Conformity: The Social Consequences of Engaging in Feminine and Masculine Pro-Environmental Behaviours, ha riflettuto su atteggiamenti letti come maschili o femminili, arrivando alla conclusione che la cura del pianeta, con annessa raccolta differenziata e uso di sacchetti biodegradabili, è comunemente percepita come un comportamento dell’altra metà del cielo.

Alla base, sottolinea la psicologa a capo della ricerca Janet K. Swim, c’è l’idea che l’attenzione per l’ambiente sia un’etica della cura tipicamente femminile: quindi, gli uomini deciderebbero di non assumerla per timore che venga messa in dubbio la loro identità etero-sessuale. Da qui il passaggio a una mascolinità tossica, anche in senso letterale oltre che simbolico.

Le ricerca, realizzato su 960 partecipanti uomini e donne, non parla esplicitamente di omosessuali o lesbiche, ma sottolinea che “se essere visto come eterosessuale è importante per una persona, questa può dare la priorità alla conformità del genere rispetto ai comportamenti pro-ambientali non conformi al genere in previsione di come gli altri potrebbero vederli”. Quindi, se spegnere l’aria condizionata, o stare attenti a separare i rifiuti, fanno sembrare poco etero e associabili a qualche pregiudizio, il maschio medio rinuncia a combattere il riscaldamento globale.

“Potrebbero esserci conseguenze subdole, legate al genere, quando inneschiamo determinati comportamenti a favore dell’ambiente. È possibile che certe persone li evitino perché elaborano l’impressione di genere che suppongono le altre persone avranno di loro. O li evitano se questi comportamenti non coincidono con il loro genere”, ha proseguito la psicologa. E ha aggiunto che gli uomini dello studio “erano più inclini a distanziarsi socialmente” da attività non conformi al loro genere sullo fondo dell’importanza di essere percepiti come eterosessuali e virili.

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