La copia di un’antica statua irachena distrutta dall’Isis è stata inaugurata oggi, 28 marzo 2018, a Trafalgar Square, a Londra. La preziosa e antichissima opera fu distrutta dall’Isis nel 2015.
La riproduzione, intitolata “Il nemico invisibile non dovrebbe esistere”, è stata realizzata dall’artista americano Michael Rakowitz, di origine irachena.
Costruita usando diecimila lattine di sciroppo di dattero, l’installazione rimarrà esposta per i prossimi due anni, come monumento in ricordo della distruzione della cultura irachena, avviata a partire dal 2003, dopo l’invasione guidata dagli Stati Uniti.
La statua raffigura Lamassu, toro alato e divinità protettrice, risalente al 700 a.c, che si trovava alle porte di Ninive, nel nord dell’Iraq.
“Vedo questo lavoro come un fantasma dell’originale e un ricordo per quelle vite umane che non possono essere ricostruite, che stanno ancora cercando rifugio”, ha detto Rakowitz.
Il 29 gennaio 2015 i miliziani dello Stato Islamico distrussero parte delle antiche mura della città e numerosi reperti archeologici di grande valore conservati nel museo di Mosul, richiamandosi all’idolatria condannata dall’Islam.
La nuova statua fa parte di un progetto più ampio per ricreare più di 7mila oggetti saccheggiati dal museo iracheno nel 2003 o distrutti in siti archeologici all’indomani della guerra in Iraq.
Il sindaco di Londra Sadiq Khan ha affermato che l’opera è un “atto di resistenza” contro estremisti e filistei islamici.
Secondo calcoli approssimativi, circa 20 milioni di persone passeranno in prossimità della statua nella sua permanenza lunga due anni, facendolo diventare così il pezzo d’arte contemporanea più visibile al mondo.
“Questa statua invia un messaggio forte e chiaro: non saremo sconfitti, spaventati o intimiditi se resteremo uniti”, ha detto Khan all’agenzia Afp.
“Il tuo passato definisce il tuo futuro, l’idea che tu possa far saltare in aria statue e in qualche modo riscrivere la storia è terrificante”, ha detto il sindaco di Londra.
La statua è alta 4,5 metri, pesa 6.000 chilogrammi ed è composta da 10.500 lattine vuote di sciroppo di datteri iracheni, in rappresentanza di un’industria un tempo fiorente e distrutta a causa delle guerre in Iraq.
“La statua, per me, simboleggia un sacco di cose”, ha detto Rakowitz all’Afp. “Si tratta della disumanizzazione del popolo iracheno e della perdita che hanno subito”.
In Iraq il numero delle palme da datteri è diminuito da 30 milioni nel 2003 a circa tre milioni, ha affermato, aggiungendo che lo sciroppo di datteri iracheni ora viene confezionato sotto l’etichetta di altri paesi.
Trafalgar Square ha grandi blocchi di pietra a ogni angolo, tre dei quali recano statue permanenti. Il quarto non è mai stato completato. Dal 1998 il blocco vuoto è stato utilizzato per mostrare opere d’arte temporanee.
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