Da quando Martin Belcher, 50enne del Regno Unito, si è iscritto a Twitter nel 2012, ha postato migliaia di tweet contenenti foto di sé nudo mentre faceva trekking e giardinaggio, mentre leggeva, mangiava o annaffiava il suo prato.
I suoi quasi 3mila follower gli rispondono con like, ritwittandolo e condividendo con lui con una certa frequenza le loro foto, sempre rigorosamente nudi.
Belcher – come scrive The Atlantic – non è una pornostar o un “account spam” che condivide foto del suo pene a chi non glielo chiede. No, il 50enne, infatti, fa parte della fiorente comunità di nudisti su Twitter, i quali si sono riversati sulla piattaforma dopo che gli altri social network hanno messo in pratica una stringente politica di censura o di divieto di immagini di corpi nudi.
La policy restrittiva di Facebook e Instagram
Sul social per antonomasia, Facebook, i profili di molti nudisti sono stati sospesi dopo che questi non hanno ritagliato accuratamente e censurato correttamente le loro nudità.
Su Instagram, alcuni utenti sono stati penalizzati per aver mostrato capezzoli o peli pubici. Tumblr ha adottato una politica diversa che consente all’utente di postare contenuto NSFW (Not Safe for Work), ma i nudisti dicono che la piattaforma è così invasa da spam da risultare di fatto inutilizzabile.
Dall’altra parte, invece, i due motivi che hanno fatto di Twitter il social network più discusso (e per alcuni addirittura dannoso) e cioè il suo impegno massimalista per la libertà di parola e la possibilità di potersi registrare con un nome di fantasia, hanno stranamente reso la piattaforma in questione il posto migliore per un nudista sul web.
Belcher è convinto che Twitter sia “la comunità principale per i nudisti”. “La maggior parte dei nudisti usa Twitter come primo social network perché possiamo pubblicare le nostre foto. Questo diventa un luogo di ritrovo per fare amicizia”.
Sempre secondo Belcher, sarebbero decine di migliaia i nudisti attivi ad oggi su Twitter, se non di più.
Twitter vieta nudità solo nella foto profilo
“Ogni club, resort o gruppo di nudisti di tutto il mondo ha una rappresentanza su Twitter”, afferma Matthew McDermott, un nudista di 44 anni di Toronto.
“Prima di Twitter, c’erano forum e un paio di siti web che presentati come social media per nudisti, ma erano pesantemente infiltrati dallo spam”. Per Matthew è necessario che chi cerca immagini da rubare sia tenuto fuori da questi siti.
Mentre i termini di servizio di Twitter vietano nudità nella foto profilo, è assolutamente consentito condividere immagini e video contenenti “nudità totale o parziale, inclusi i primi piani di genitali, glutei o seni”.
Molti utenti usano i loro nomi veri, ma la maggior parte no, ha detto ancora Belcher. A differenza di Facebook, attento a collegare i profili degli utenti con le loro identità reali, Twitter è un posto sicuro per chi non ha fatto “outing” con familiari e amici.
“Il nudismo storicamente ha in sé un elemento di vergogna”, dice Belcher. “Molti sono riservate a tal proposito. Non dicono ad amici e parenti che sono nudisti perché temono di essere giudicati”.
Il vero nudismo? Essere a propio agio nella propria pelle
Belcher e i suoi amici nudisti sono frustrati dal modo in cui i “vestiti” vedono il loro modo di vivere la nudità. Il vero nudismo riguarda l’essere a proprio agio nella propria pelle e l’accettazione di tutti i corpi umani, per Belcher.
Matt Crawford, un nudista di 37 anni in Iowa, ammette che gli ci sono voluti diversi anni per essere completamente nudista su Twitter.
Quando si è iscritto nel 2009 e ha iniziato a pubblicare foto nude di sé, la gente della sua comunità ha reagito male. “Qualche anno fa ho iniziato a pubblicare post più apertamente”, dice.
Certo, nessun angolo di internet è completamente privo di tossicità. Le nudiste, in particolare, sono oggetto molto spesso di molestie, ad esempio.
“Sebbene questo sia il mio account per nudisti, comunque controllo tutti i miei nuovi follower. Se mi sembra che qualcuno stia solo collezionando immagini porno o se non mi sento a mio agio, tendo a bloccare quell’utente”, ha scritto su Twitter Sophie Rolstad, giovane nudista romena.
Certo, i nudisti non dormono sonni tranquilli, visti gli improvvisi cambiamenti che da sempre caratterizzano la policy del social network.
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