Stavolta i The Jackal si sono superati. Il collettivo satirico napoletano non ha puntato alla risata nell’ultimo video prodotto, ma ha sfruttato un’abitudine particolarmente diffusa nella nostra società per far riflettere: perché preoccuparsi dei migranti e non dei problemi degli italiani? Una domanda che sempre più spesso corre sulle bacheche di Facebook e nei talk show televisivi. Al termine del video, appare la definizione di “benaltrismo”: “Atteggiamento di chi elude un problema sostenendo che ce ne sono altri, più gravi, da affrontare.
“Non è facile sfidare il mare, sfidare la notte, sfidare il freddo. No n è facile fuggire per inseguire un futuro migliore, non è facile stare su un barcone per giorni.. “. Musica di sottofondo malinconica e Ciro, con lo sguardo cupo, inizia a recitare la sua parte davanti alla telecamera. L’idea è quella di sensibilizzare al tema dei migranti.
Poi però si interrompe: Fru, di fronte a lui, non pare soddisfatto. “Stavo pensando.. hai presente cosa succede quando posti qualcosa sugli immigrati? Che la gente poi nei commenti scrive ‘eh ma non pensi agli italiani?’“. E Fabio gli fa eco: “Giustamente eh”.
Ciro allora prova a controbattere: “Ma questo è un video sull’accoglienza”. E Fru: “Sì, ma poi va a finire che sotto tu c’hai solo commenti negativi e il messaggio che volevi trasmettere – che è comunque positivo – non arriva a nessuno. Quindi, stavo pensando, perché non aggiungiamo anche un problema italiano, come i terremotati, che è altrettanto importante così poi il video c’ha una doppia funzione”.
Ciro sorride un po’ in difficoltà: “E come faccio?”, e Fabio subito: “Unisci!“. A quel punto Ciro si butta di nuovo nella recitazione e inizia: “Non è facile fuggire per seguire un futuro migliore. Non è facile stare su un barcone per giorni, perché hai appena perso la casa in seguito a un terribile terremoto, e sperare di avere..”. Fabio lo interrompe di nuovo: “I gay”. “Che c’entrano i gay?”, risponde Ciro. “Pure i gay è un argomento molto importante. Non so se hai letto ultimamente ‘diminuisce fatturato e pil e aumentano i gay”, precisa Fabio, alludendo al titolo di Libero.
“Ma non si potrebbe fare un video a parte?”, chiede Ciro. “Però dentro ci devi mettere anche gli immigrati e i terremotati”, gli rispondono Fru e Fabio. Da lì, ogni volta che Ciro inizierà a recitare la parte, aggiungendo pezzi e problematiche, i due compari lo fermeranno per aggiungerne altre: “I disabili, la plastica nel mare, lo scioglimento dei ghiacciai, lo sfruttamento minorile, le scie chimiche, il disboscamento, lo spray al peperoncino, Lino Banfi, è sempre rigore per loro, 49 milioni“.
Quando Ciro si butterà nell’ultima grande interpretazione, il risultato sarà incredibile.
Credit: YouTube/The Jackal