Suburra 2, ora è ufficiale: Netflix annuncia il ritorno della serie
Suburra 2 – Sull’account facebook di Netflix compaiono delle colonne romane da cui scende del sangue e una scritta che non lascia spazio a dubbi: “Suburra – la serie – solo su Netflix dal 22 febbraio”.
Si tratta dell’annuncio che la seconda stagione di Suburra, crime thriller italiano di grande successo, è in arrivo insieme al 2019; e c’è anche una data di inizio già confermata per la messa in onda, venerdì 22 febbraio.
La seconda stagione della serie – prodotta da Cattleya in collaborazione con Rai Fiction e tratta dall’omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini – è ambientata, a livello temporale, solo tre mesi dopo la fine della prima e vedrà le nuove puntate incentrate sulle elezioni comunali nella capitale.
Prendendo spunto da contesti e situazioni tristemente reali, Suburra 2 racconterà in 8 episodi la battaglia che si innesca alla vigilia di un evento politico così importante per Roma, quella fra politica, Chiesa e criminalità organizzata. Come sempre, inoltre, i confini tra questi tre mondi sono descritti dagli sceneggiatori come sottili ed impalpabili.
Questa volta però un ruolo più centrale lo avranno le donne: vedremo infatti i personaggi femminili in ruoli assolutamente determinanti nella storia.
Sullo sfondo di questa Roma che si appresta ad eleggere il nuovo sindaco ci sono sempre la guerra per il controllo del litorale e tutte le peripezie criminali in cui si avventurano i personaggi.
Suburra 2 | Il cast della seconda stagione
Nel cast di Suburra 2 vedremo tornare tutti i personaggi – con i loro attori ad interpretarli – della prima stagione: ci sarà assolutamente Alessandro Borghi, che tornerà a vestire i panni di Aureliano e Claudia Gerini quelli di Sara Monaschi. Tornano Giacomo Ferrara come Spadino, Francesco Acquaroli come il Samurai, Filippo Nigro come Amedeo Cinaglia e Eduardo Valdarnini come Lele.
Ma c’è anche chi non torna, come lo zingaro Manfredi (Adamo Dionisi), per scelta della produzione, che ha deciso di dedicare spazio ad altri personaggi. Dionisi è molto dispiaciuto di questa non partecipazione al sequel del crime thriller di successo e infatti a Leggo ha dichiarato “Non ho avuto alcuna comunicazione, quindi possiamo definitivamente dire addio a Manfredi. Mi dispiace molto perché mi ero completamente calato in quel ruolo, studiando vita, usi, costumi e parlata dei sinti”.