Kidbox è una startup statunitense con un’idea semplice: quella di permettere ai genitori di vestire i figli di qualsiasi età o genere con abiti alla moda ma anche convenienti. I genitori ricevono una scatola di vestiti al mese e hanno una settimana di tempo per decidere quali dei capi ricevuti vogliono tenere.
Ma non è questa la cosa più interessante legata a questa nuova azienda.
Quello che sorprende davvero è che Kidbox ha un consiglio di amministrazione composto interamente di bambini sotto i 12 anni.
Il programma “Kids Board of Directors” è nato l’anno scorso e fa riunire ogni anno, a New York, un gruppo di bambini selezionato tra centinaia di candidature, racconta la compagnia a Fast Company.
Quest’anno i bambini sono dodici e sono stati scelti per le proprie attività filantropiche nell’aiutare la loro comunità di provenienza.
Dalla California al North Carolina, il viaggio dei bambini e dei loro genitori fino a New York è stato interamente pagato dalla compagnia. E, mentre i figli prendevano decisioni importanti per il futuro della compagnia, mamme e papà hanno potuto esplorare la Grande Mela accompagnati da impiegati di Kidbox.
Tra questi bambini spiccano la 12enne Addisyn Maree Goss, creatrice di un kit di sopravvivenza per senzatetto, ma anche Ella Tyron, di Cleveland, che ha donato 29 mila scatole di pastelli ai pazienti dei reparti pediatrici in giro per gli Stati Uniti e il piccolo Jayden Perez, di 9 anni, che ha raccolto più di mille giocattoli per i bambini colpiti dall’uragano a Porto Rico.
“Questa generazione è molto legata alla filantropia. Questi bambini sanno che non sono troppo piccoli per fare la differenza”, dice fieramente Miki Berardelli, CEO di Kidbox
Certo, non avendo ancora un’età sufficiente per aprire un conto in banca, i bambini del consiglio di amministrazione non possono prendere decisioni legate alla gestione dell’azienda. Per questo, esiste un altro consiglio di amministrazione composto di adulti.
Ma le opinioni espresse da questi dodici bambini, il più vecchio dei quali ha 12 anni, vengono comunque prese dall’azienda con la massima serietà.
“In realtà abbiamo organizzato il consiglio di amministrazione dei bambini ancora prima di quello degli adulti”, spiega Berardelli. “Vogliamo che le impronte di questi bambini siano visibili nel nostro brand“.
Così, i bambini hanno sostenuto ore e ore di discussioni su come innovare il mondo della moda per bambini. Ai giovani talenti è stato chiesto di individuare con quali marche Kidbox avrebbe dovuto cominciare a collaborare ed è stata raggiunta la decisione di cominciare una linea di vestiti disegnati e creati proprio all’interno di Kidbox.
È stato deciso anche di cominciare a includere piccoli dettagli interattivi nelle scatole che vengono inviate alle famiglie, come ad esempio delle istruzioni per progetti fai-da-te che i genitori possono poi svolgere con i figli.
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