Prosecco, Aperol, soda, una fettina di arancia e tanto ghiaccio: in Italia è un grande classico dagli anni Cinquanta. Nel Triveneto, poi, è tradizione. Ma ci è voluta l’estate 2018 per far esplodere la popolarità dello spritz Aperol oltreoceano.
Il motivo lo spiega il New York Times, che racconta la brillante strategia di marketing ideata da Campari per esportare questo drink rifrescante nella Grande Mela.
Presentato alla Fiera Campionaria di Padova per la prima volta nel 1919 dai fratelli Barbieri, l’Aperol incontra la ricetta tradizionale dello spritz veneto negli anni Cinquanta, andando a creare la ricetta che tutti conosciamo ai giorni d’oggi. Il marchio viene comprato da Campari nel 2003.
È proprio sotto la guida dell’ufficio di marketing di Campari che lo spritz Aperol ha cominciato a conquistare il mondo. Prima è diventato partner ufficiale del Manchester United, poi ha cominciato ad approdare in giro per il mondo come aperitivo estivo e trendy, diventando “drink dell’estate” a Londra già nel 2013.
Quest’anno tocca a New York. L’anno scorso la bevanda più alla moda tra i grattacieli della grande metropoli statunitense era il vino rosé, ma le mosse pubblicitarie che Campari pianifica da anni oltreoceano hanno portato lo spritz Aperol a surclassare tutti gli altri drink.
Due anni fa hanno cominciato ad aprire a New York i primi baracchini arancioni che distribuivano l’aperitivo durante gli eventi estivi della città statunitense e di altri centri hip come Los Angeles e Palm Springs.
Poi è stato il turno degli Hamptons, un quartiere residenziale di Long Island molto noto: per tutta l’estate 2017, degli scooter car trasformati in bar su ruote hanno distribuito gratuitamente spritz Aperol ai passanti.
Per di più, Campari ha deciso di dipingere del tipico “arancione Aperol” un autobus locale che percorre la tratta Manhattan-Hamptons e stamparci sopra la scritta “Sa allo stesso tempo di arancia e bollicine. E poi è super famoso in Italia, quindi si sa che è buono”.
E ha funzionato. L’arancione dell’aperitivo italiano sembrerebbe essere ovunque negli Stati Uniti, in questa estate 2018. Ci sono addirittura dei bar che servono spritz Aperol alla spina, come una birra, o ghiaccioli al gusto Aperol.
Con il suo basso contenuto alcolico e il suo particolare gusto amaro, quindi, questo “raggio di sole in un bicchiere”, come lo chiama Melanie Batchelor, vicepresidente del marketing per Campari America, sarebbe arrivato a New York per restare.
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