Lo slogan, per lungo tempo, è stato “il meglio di un uomo”. Ma nell’era del #MeToo le carte in tavola cambiano e l’apertura verso le donne è un passo necessario. Gillette, il noto marchio di rasoi per uomo (e non solo), ha voluto con questo spot scardinare uno degli stereotipi inventati proprio dall’azienda e combattere contro la mascolinità tossica.
La scelta di Gillette, però, se è stata apprezzata dal fronte femminile, non ha avuto lo stesso tipo di accoglienza da parte di quello maschile. Movimenti di questo genere, infatti, hanno ampiamente criticato la pubblicità e hanno invitato al boicottaggio. Tale posizione è stata condivisa anche da giornali e politici di destra che si sono sentiti offesi dal gesto.
L’azienda, che fa parte di una multinazionale (Procter & Gamble), si è difesa sostenendo che la réclame ha un obiettivo ben preciso: promuovere “versioni positive, inclusive e salutari di ciò che significa essere un uomo”. Lo spot, in effetti, non è altro che un modo per mettere in discussione il concetto di mascolinità, spesso legato a una concezione negativa. Non è una lancia contro gli uomini, ma semplicemente una riflessione. Non a caso ci sono anche esempi positivi.