Al di là del protocollo reale e delle apparenze – e le apparizioni – in pubblico, la royal family ricorre spesso ai soprannomi quando i riflettori non sono puntati su di essa. I più noti, da diverso tempo, sono quelli di Carlo, principe del Galles, e di sua moglie Camilla, la duchessa di Cornovaglia. I due, infatti, si chiamano – da molti anni, addirittura prima del matrimonio con Diana secondo Vanity Fair – rispettivamente “Fred” e “Glayds”.
Ma non sono gli unici. Dall’unione di Carlo e Lady D sono nati William e Harry. La mamma, molto affettuosa nei confronti dei figli, aveva rinominato il primogenito “Wombat” (vombato). Perché questo appellativo? “Non mi ricordo bene come sia successo, ma io e Harry eravamo in Australia con i nostri genitori e lì il vombato è l’animale locale. Io devo averlo chiamato o forse perché gli somiglio… non so” aveva affermato qualche anno fa William. Ma al duca di Cambridge il soprannome d’infanzia non dispiace. “Non riesco a liberarmene adesso, mi accompagna da quando ho due anni”.
La moglie Kate Middleton, invece, lo chiama semplicemente “Babe”.
Per quanto riguarda Harry, la principessa del Galles chiamava con amore il piccolo “Ginger” per i suoi capelli di color rosso. “Spike” è il nome usato dagli amici, ma ce ne sono molti altri: “Sapete, non posso rivelarli in pubblico, alcuni sono un po’ scortesi” aveva sostenuto, a tal proposito, il fratello William.
E la regina Elisabetta? È ormai noto a tutti il suo nomignolo, ossia “Lillibet”. La scelta pare che sia stata dettata dal fatto che da piccola la sovrana non riuscisse a pronunciare il suo nome. Il principe Filippo, nonché marito, chiama Elisabetta “Cabbage” (cavolo) o “Sausage” (salsiccia). Quando la sovrana sente dire “Gan-gan” o “Gary” sa che è il nipotino George a chiamarla.
La domanda sorge spontanea: come vengono chiamate le new entry nella famiglia reale, Kate e Meghan Markle?
Sulla seconda ancora non si hanno certezze. Sulla mamma di George, Charlotte e Louis, invece, qualcosa è stato rivelato: “Babykins” è il soprannome usato dal marito, “Squeak” quello da quando era bambina.
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