Amanda è una giovane ragazza gitana e vive a Madrid. Gitanos è il nome con il quale si denomina la comunità rom in Spagna, presente sul territorio dal XV secolo (1425) e composta da circa 650mila persone, la maggior parte delle quali si trova nella regione dell’Andalusia, nel sud della Spagna.
Nonostante queste comunità si siano perlopiù integrate nel tempo sul territorio, la via per sradicare la discriminazione nei confronti delle minoranze in Spagna è ancora lunga e tortuosa.
Martedì 16 novembre, circa 27 milioni di utenti su Twitter hanno solidarizzato con Amanda supportandola nella sua sfida: se non fosse riuscita a raggiungere il sostegno di almeno 10 milioni di persone si sarebbe fatta tatuare sulla pelle la frase Soy gitana y no soy de fiar (Sono zingara e non sono una di cui fidarsi), come atto di protesta contro la discriminazione e il razzismo sofferto dal collettivo gitano.
La sua iniziativa è stata protagonista di una campagna di sensibilizzazione organizzata dalla Fundación Secretariado Gitano in occasione della Giornata internazionale della tolleranza, intitolata #ElTatuajeQueMasDuele (il tatuaggio che fa più male), volta a mettere in luce la discriminazione e l’isolamento con cui ancora oggi si stigmatizza la comunità gitana. Come recita il video, “il tatuaggio più doloroso non è quello che hai sulla pelle, ma quello che porti dentro”, facendo riferimento alla sofferenza provata dai gitanos.
Amanda ha affermato al quotidiano spagnolo ABC che spesso si sente osservata e seguita dalle guardie quando entra in un supermercato solo perché è gitana e quindi immediatamente tacciata d’essere una ladra nell’immaginario collettivo. I pregiudizi nei confronti dei rom spagnoli sono molto comuni nella società e come tutti i preconcetti, una barriera difficile da abbattere.
Alle 10.30 di mattina di questo stesso martedì Amanda si è tatuata nel braccio la frase “Sono zingara e non sono una di cui fidarsi”. Solo mezz’ora più tardi 26,8 milioni di persone avevano dimostrato il loro supporto sui social nei confronti della sua causa.
Questo ha permesso al tatuatore di cancellare il non con una croce tatuata. Adesso sul braccio di Amanda si legge “Sono zingara e sono una di cui fidarsi”. Una bellissima iniziativa contro l’antigitanismo in Spagna, una forma specifica di razzismo, nella quale i social hanno sicuramente svolto un ruolo cruciale.
(Qui il video nel quale giovane Amanda si è fatta tatuare la frase in diretta. Il video che segue è quello della campagna di sensibilizzazione)