Royal Baby – A distanza di un anno è ancora Windsor a tenere alta l’attenzione dei Royal watchers. Era solo il 19 maggio del 2018 quando Meghan entrava signorina Markle nella cappella di St. George per uscirne Altezza Reale al braccio del principe Harry. Una leggera distrazione estiva dalla stampa, ed eccola ripiombare, ad ottobre, al centro dell’attenzione mediatica con l’annuncio degli annunci: un Royal baby in arrivo per la primavera del 2019.
A Windsor, che vive intorno al castello, i negozianti si attrezzano con il merchandising dell’ultima notizia. In questi giorni, in vetrina, spuntano ciucci, palloncini, biberon, bavaglini, fiocchi rosa e azzurri. Si stima che Baby Sussex porterà un giro d’affari di oltre 100 milioni di sterline. Per l’economia del paese ogni nascita reale è una vera benedizione.
L’arrivo del primo figlio di William e Kate, George, nel 2013 ha generato, ad oggi, incassi per 3 miliardi e 600 milioni di sterline, ma la vera superstar è la sorella minore Charlotte, che ha fatto toccare i 5 miliardi di sterline.
Se in passato, son state raccontate scommesse leggendarie sulla casa reale, tante erano le puntate possibili, adesso si gioca solo sul nome del Royal Baby. Dispiaciuta per questo mito infranto da Coral, famosa casa di scommesse, punto su Philip, come il nonno, che in caso di vittoria paga 10 a 1. Il nome più gettonato è Diana pagato 6 a 1.
Non mancano comunque le iniziative degli alberghi per intrattenere i turisti. Il MacDonald offre ai propri clienti la possibilità di indovinare giorno e ora della nascita del figlio di Harry e Meghan, chi si avvicina di più vince un soggiorno di una notte nell’hotel.
La stampa internazionale ha nuovamente invaso i 3 alberghi intorno al castello. Si affacciano tutti su High Street e godono di una vista privilegiata. L’Harte and Garter è l’unico dotato di balconi e forse per questo è il prediletto dai media americani che li hanno trasformati in set televisivi a cielo aperto.
Ma l’arrivo del Royal Baby è una notizia che non conosce frontiere, per le strade di Windsor si incrociano microfoni e telecamere di tutto il mondo. L’alone di mistero che avvolge questa nascita, senza indicazione di date e luoghi precisi, ha fatto mobilitare per tempo le redazioni, che per eccesso di precauzione hanno mandato inviati settimane prima.
“Sono qui da 15 giorni” ci racconta un giornalista australiano “siamo nel Commonwealth… Non possiamo perderci niente”. La lunga attesa scatena la fantasia delle televisioni, i palloncini rosa e azzurri degli inviati sono diventati un must durante i collegamenti.
A Windsor gli abitanti ridono divertiti di tanta attenzione, ma anche loro in realtà si chiedono “Ma quando nasce?”.
Passeggiando arriviamo nel posto più simbolico del paesino, la Long Walk, per intenderci il lungo viale che porta al castello su cui Meghan sfilava in carrozza accanto al suo principe dopo il matrimonio, salutata da 2 ali di folla. L’impatto è ben diverso dall’anno scorso. Incontriamo solo jogger, turisti, mamme con bambini e padroni coi cani.
“Siete qui per Meghan, vero?” ci chiedono, e aggiungono “Avete visto dove abita?”. Qui tutti sanno le abitudini della famiglia reale, com’è divisa la tenuta di Windsor, chi è possibile incontrare, dove e quando.
Il proprietario di un cocker nero ci accompagna verso uno dei cancelli di ingresso del parco e ci indica un folto gruppo di alberi “ecco lì c’è la casa”. La casa è Frogmore Cottage, disabitata per 50 anni e regalata dalla regina ai duchi di Sussex.
La proprietà è finita al centro di recenti polemiche per gli imponenti lavori di ristrutturazione costati 3 milioni di sterline. Nel conto, molto meno glamour delle vernici vegane scelte da Meghan per dipingere i muri delle stanze, sono finiti anche dei molto più pratici doppi, o tripli, vetri per proteggersi dal rumore degli oltre 650 aerei che ogni giorno atterrano all’aeroporto di Heathrow, 10 km ad est di Windsor, in rotta di avvicinamento sul castello di Sua Maestà.
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