Roberto De Niro, causa da 12 milioni di dollari per comportamento sessista
Robert De Niro è stato accusato dalla sua ex collaboratrice di “discriminazione di genere”, e citato in giudizio con una causa da 12 milioni di dollari.
Il contenzioso tra il noto attore statunitense e la sua dipendente alla Canal Production, Graham Chase Robinson, va avanti da quando De Niro l’aveva accusata di guardare serie su Netflix, in particolare 55 episodi di Friends in soli quattro giorni, durante l’orario di lavoro. Il divo di Hollywood aveva chiesto a Robinson il risarcimento di 6 milioni di dollari per aver sottratto soldi alla società con un’appropriazione indebita.
Adesso è la ex collaboratrice che denuncia Robert De Niro per aver adottato linguaggio e comportamenti sessisti sul luogo di lavoro, e per non essersi sforzato di considerare le donne alla pari degli uomini: con questa causa dovrà pagare fino a 12 milioni di dollari.
“Robert De Niro è rimasto aggrappato alle vecchie tradizioni” si legge nella denuncia, “e non accetta l’idea che gli uomini dovrebbero trattare le donne come uguali. Non si rende conto che la discriminazione di genere sul posto di lavoro viola la legge. La signora Robinson è rimasta vittima di questa sua attitudine”.
Secondo Robinson, l’attore chiamava le donne sul luogo di lavoro con appellativi discriminatori come “fighetta”, “t***a” o “mogliettina di ufficio”, e per questo è stato citato in giudizio.