La storica pizzeria napoletana “Da Michele” ha inaugura il suo secondo locale a Roma il 29 marzo 2018: dopo quello in via Flaminia 80 aperto nel 2016, l’antica pizzeria arriva in pieno centro vicino alla Fontana di Trevi, in via dei Lucchesi.
La pizzeria ha 100 posti a sedere e il bancone dove lavorano i pizzaioli sarà esposto in vetrina per mostrare ai passanti la lavorazione della pizza secondo la tradizione napoletana.
La pizza
Nel menù della pizzeria più famosa di Napoli si possono gustare solo due tipi di pizza: la margherita, classica, e la marinara, senza l’aggiunta di “Papocchie”, vale a dire senza pasticci e senza “inganni” che ne alterano il gusto come si legge nella storia della pizzeria pubblicata sul sito.
Il segreto è nell’utilizzo di ingredienti di qualità: la farina, la mozzarella campana fiordilatte, il basilico e la lievitazione dell’impasto.
Qui sotto l’annuncio dell’apertura della seconda sede romana prevista per giovedì 29 marzo 2018, pubblicato sul profilo Facebook de “L’Antica Pizzeria Da Michele” .
Il post sul profilo Facebook:
La storia
Nel 1870 il pizzaiolo Michele Condurro ha iniziato il mestiere del pizzaiolo: “L’uomo che ha incarnato più o meno consapevolmente, la filosofia della pizza napoletana, era di piccola statura e di umili origini” è quello che si legge nella descrizione sul sito della pizzeria.
“Aveva uno sguardo acuto e il sorriso malizioso,una persona particolare, particolare per il suo carattere, per la sua vita ma soprattutto per il modo in cui lavorava e considerava il proprio mestiere”.
Nel 1930 Michele Condurro ha aperto la storica sede de “L’Antica Pizzeria Da Michele” in Via Cesare Sersale, definita da esperti e giornalisti “il tempio sacro della pizza”.
Nel tempo la gestione del locale è stata portata avanti dai figli di Michele, in particolare da Salvatore, Luigi e Antonio che hanno portato avanti la tradizione familiare.
Sedi
Oltre alla madrepatria napoletana e ai due locali romani, la pizza di Michele si può trovare anche a Milano, a Londra, a Barcellona e in due città in Giappone: Tokyo e Fukoka.
La pizza che ha fatto tanto discutere qualche settimana fa è invece quella dello chef stellato Carlo Cracco: “La pizza di Cracco che costa 16 euro”, la si può trovare nel menù del nuovo ristorante dallo chef inaugurato il mese scorso, febbraio 2018, in galleria Vittorio Emanuele a Milano.
Da Twitter a Facebook, passando per Instagram: la pizza margherita di Cracco ha scatenato le più disparate reazioni su tutti i social.
La pizza gourmet di Cracco è stata considerata un affronto alla vera e classica pizza napoletana, proclamata dall’Unesco alla fine dello scorso anno Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Ma dopo le polemiche sembra che la ricetta della pizza del giudice di Masterchef sia cambiata. Nelle foto apparse sui social negli ultimi giorni si notano delle modifiche nell’impasto e nell’uso dei classici ingredienti.
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